LAVOROPIU' BOLOGNA - GERMANI BRESCIA 88-78
Sia lodata santa tripla, sia lodato Adrian Banks che ne mette 9 portandosi a spasso la difesa avversaria in lungo e in largo, e uovo con sorpresa per la Fortitudo che riemerge da complicate pesche fisiche andando a vincere una partita che poteva essere davvero insidiosa e, alla fine, ha quasi da recriminare perché ad un certo punto si poteva anche pensare di ribaltare la differenza canestri dell’andata. Ma va bene lo stesso, per dare grande spinta ad una classifica enigmatica ma, oggi, molto più serena di quanto non lo sia stata in altre occasioni.
Si parte con coccodrilli che, usciti dalla doccia di Samuele Bersani, si posizionano in area facendo sì che le squadre tirino solo da 3, e nemmeno malaccio: 7 triple a segno tra le due squadre in 4 minuti, prima che ci accorga che, tutto sommato, attaccare il canestro male non fa. La Effe non spreca quasi nulla, subisce a rimbalzo ma domina tra gli esterni, fa 27-20 al 10’.
Boiate collettive permettono a Brescia di mettere il naso avanti, quando Dalmonte deve riesumare Mancinelli, per qualche minuto in una posizione (ala piccola) che non si vedeva dal secolo scorso. Fiscalismi di gruppo sui fischi riguardanti blocchi in movimento, ma faticando l’infaticabile a rimbalzo ci sta che Brescia provi a correre (+5 al 17’). Gli esterni ospiti prendono il sopravvento su Banks e Aradori, a rimbalzo è un pianto (23-9) e ci sta che al 20’ sia 44-37 per gli ospiti.
L’intervallo è Gerovital, e con diverso impatto su entrambe le metà campo è un tonante 22-5 di parziale in 5’, a ribaltare il tutto e far 59-49. Si fa pure +11, poi non è facile tenere fisicamente quando le rotazioni sono quelle he sono, ma Banks infilza da 3 alla sirena, tenendo Bologna ancora con dignitoso margine di vantaggio, 65-57 al 30’.
Sacchetti riavvicina, Banks riallontana, e all’ottava tripla di Adrian si rimette vantaggio in doppia cifra. Rimangono alti e bassi, con il +11 che diventa in un attimo +5, ma dopo una atroce fagiolata offensiva bresciana ancora Banks mette il +8 a 1’ dalla fine, e allora bene così, allontanandosi dalle pesche della retrocessione e chissà cosa porterà, a questo punto, la primavera inoltrata.
Foto di Valentino Orsini/ Fortitudo Pallacanestro Bologna