La Virtus ha 17 giorni per preparare l'ultima giornata di campionato - in casa contro Trento - ma soprattutto l'esordio nei playoff. Dopo la delusione patita in Eurocup il campionato è l'ultima competizione rimasta ai bianconeri, che dovranno cercare di fare il meglio possibile. Tra l'altro, la partecipazione alla post-season per le Vu Nere non è cosa scontata. L'ultima volta infatti fu nel 2015 - ottavo posto e rapida eliminazione con Milano - mentre per risalire a una serie vinta bisogna tornare addirittura al 2007, anno in cui con Zare Markovski in panchina e Travis Best in campo si arrivò alla finale scudetto partendo dal terzo posto in regular season.
Quest'anno i bianconeri ci arriveranno (probabilmente) dalla terza piazza, con l'obiettivo di andare più avanti possibile. Finire la stagione bene sarebbe un'ottima cosa per tutti, per chi resterà e per chi non lo farà, e magari - perchè no - qualche decisione su eventuali conferme potrebbe arrivare anche vedendo come alcuni giocatori si comporteranno nella post season.

Su Stadio, Luca Muleo ha riassunto i principali punti di forza e le criticità bianconere usando le statistiche. La Virtus ha il secondo attacco del campionato (85.7 punti segnati, dietro Sassari) ed è prima nel tiro da due (58.3%) e come assist, 22.6 di media. I bianconeri sono secondi nei rimbalzi, 39.6 di media, ma a volte concedono troppo nella propria area, con quasi 10 rimbalzi offensivi concessi agli avversari. La difesa comunque è la seconda del campionato, come Venezia e dietro a Milano. I problemi principali arrivano della percentuale da tre (34.5%, undicesimi) e ai tiri liberi (75%, undicesimi), e su questi due aspetti bisognerà lavorare. Inoltre le palle perse - terzi con 14 a partita - sono forse il problema principale di questa squadra.

(Foto Virtus Pallacanestro)

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