Bologna, 06 settembre –

Scolpito tra possenti bicipiti e le ultime esperienze con Bucks e Clippers, sul quinquennio NBA di Semi Ojeleye restano soprattutto impressi i quattro col trifoglio dei Celtics: contabilmente 323 partite, di cui 38 di post season, a 14 minuti e 3 punti di media. Scelto al secondo giro del Draft​ 2017 col numero 37, si è imposto come 3, tiro da tre e difesa, fin da quel 17 ottobre 2017 giorno del debutto contro Cleveland. Al termine di quella prima regular season Ojeleye arrivò con 73 presenze, 2.2 rimbalzi e 2.7 punti a serata. Il suo primo playoff NBA nel 2018, a 1.6 rimbalzi e quasi 2 punti di media, tenendo in gara 5 Giannis Antetokounmpo a soli 16 punti, tra le chiavi del successo di Boston su Milwaukee. Un crescendo concretizzato dalla terza stagione in poi, quando Ojeleye ha viaggiato col 37% dall’arco. Legati da una reciproca curiosità di conoscersi meglio, Semi e la Segafredo cercheranno pure di capire quanto sarà utile la capacità difensiva di questo ragazzo del Kansas, efficace stopper che alla difesa sull’uomo preferisce quella di posizione, grazie alla sua spiccata dote nella lettura delle situazioni lontano dalla palla, col valore aggiunto di un dinamismo utile anche a difendere su ali forti nell’ambito di quintetti bassi. Letture che in attacco si traducono in un ottimo tempismo sui ribaltamenti e sui tagli per arrivare nel cuore dell’area: gli oltre 2 metri di altezza conditi da 110 chili in una corporatura particolarmente muscolare ed un importante wingspan, offriranno infatti a Ojeleye la possibilità in Europa di essere molto più pericoloso anche all’interno dell’area colorata.

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