Fatta la panchina, ora alla Fortitudo servono due cose, in attesa che l'incoronazione di Stefano Tedeschi sia ufficiale a tutti gli effetti con la fine di tutte le burocrazie. Serve l'organigramma, che necessita di un GM (Nicolò Basciano il prescelto) e altre figure laterali, oltre ovviamente alla squadra, che dovrà affrontare la A2 con obiettivi tutto sommato non diversi da quelli dell'anno scorso: nessuna richiesta esplicita di promozione, ma percorso lineare di medio-altra classifica e, magari, qualcosa che non faccia turare il naso alla tifoseria come successo troppe volte nella tumultuosa, passata stagione.

Oggi, la Fortitudo di giocatori ufficiali ne ha due, per forza o per amore. Fantinelli, con i pregi e difetti di chi forse non è cresciuto come si sarebbe sperato ma che in A2 il suo può farlo, magari affiancato da un esterno straniero che agisca laddove il faentino non riesce. E Aradori, 35 anni a dicembre, con il suo carico di punti segnati e le limitazioni altrove, non ultima la difficoltà di trovare compagni di reparto che non ne vengano risucchiati. Elementi che per la seconda categoria possono andare bene, senza caricarli di esagerazioni come se ne leggevano lo scorso anno, ovvero l'assurdo ruolo astratto di terzo americano: se erano e sono qui, e non a piani superiori, un motivo c'era e ci sarà. E toccherà ad Attilio Caja capire cosa estrapolarne, specie in quella parte difensiva che tanto è mancata: chi non ha mai ruggito prima non potrà iniziare a farlo oggi, e si spera non capiti come nell'estate di Jasmin Repesa, quando in certi ambienti si festeggiava il dimagrimento di Aradori come prova delle nuove linee del coach croato. Durato, come sappiamo, come un gatto in tangenziale.

Difficile che restino altri reduci della scorsa annata: Candussi - che ha rescisso il contratto in essere con Verona a metà giugno - da qualche settimana è corteggiato da Torino, Cucci potrebbe interessare Roma, ma in generale l'idea di taglio con il passato vira anche attorno ad una pulizia, in campo, di chi poco ha fatto per farsi amare dalla piazza. E, sperando di trovare stranieri che facciano davvero la differenza e che non siano funzionali ad antiche e ormai poco produttive gerarchie, la rumba per la costituzione del roster comincia in queste ore.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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