CAGLIARI - FORTITUDO, IL PREPARTITA
Avrebbe potuto essere l'esodo del secolo, se fosse stata decisiva per la promozione. Invece, la trasferta di Cagliari diventerà una piacevole gita sarda nel sabato pre-Pasqua, per una Fortitudo e per un popolo che vive queste ultime uscite in A2 come una specie di Farewell Party, assolutamente leggere e prive di qualsiasi valore agonistico e/o emotivo. Anzi, forse quasi un inutile differire quello che sarà il momento del rompete le righe, delle ulteriori feste, e dell'inevitabile inizio del costruire quello che sarà. Roba che oggi si pensa ma non si dice, anche perchè sarebbe ingeneroso avvicinare qualche giocatore con la faccia dell'arrivederci e grazie a pochi giorni dagli orgasmi: si dovrà fare, comunque, ma non con la palla ancora rimbalzante.
E allora facciamola ancora rimbalzare, 'sta palla, con Martino che deve inventarsi obiettivi per tenere alta la concentrazione: non che questa sia finita a zero, dato che di professionisti stiamo parlando, ma per forza di cose tutto è meno intenso. Quindi si parla del famoso record del 1988 (altro basket, comunque), o di quelle finali tra Est e Ovest di cui i non addetti ai lavori forse nemmeno sapevano l'esistenza. Però, dai, in questo momento la Fortitudo sta giocando un campionato del quale non fa più parte, punto e basta.
Cagliari, quindi. Sinusoide in un campionato iniziato con quasi solo sconfitte, quasi aggiustato nella parte centrale, e ora scopertasi nuovamente in difficoltà visto come il buon momento di Cento abbia rimesso tutto in discussione, anche se per la retrocessione diretta – matematica alla mano – in Sardegna dovrebbero essere tranquilli. Finita involontariamente nelle cronache dei giorni scorsi per gli eccessi da tastiera di Andrea Rovatti (passato dalla Fortitudo nel 2015-16, 16’ complessivi giocati), la squadra di Alessandro Iacozza soffre di una difesa poco affidabile, penultima del girone, andando invece in attacco attorno ai propri stranieri. Ovvero Miles (esterno da 21 di media) e Johnson (lungo da 16+9). In crescita il giovane in doppio tesseramento Diop (13+7, proprietà di Sassari), mentre punti con qualche persa di troppo arrivano anche da Roberto Rullo (12 segnati e 3 scippi subiti a gara).
(foto Fabio Pozzati - ebasket.it)