Forse un po’ troppa strada per quello che di fatto era uno scrimmage per riprendere l’agonismo dopo una bella e involontaria sosta, ma c’era da onorare l’ultima tappa dell’Euroviacrucis fortitudina e alla fine Bamberg questo è. Qualche sprazzo dignitoso, svarioni difensivi, e 0-6 di fine corsa ringraziando il Keravnos Nicosia che, prendendone 35 ieri in casa, evita che sia Bologna la peggiore di tutte le partecipanti. Contava poco, facciamo finta che non sia successo niente.

Senza Baldasso a riposo precauzionale (spalla), si parte 5-11, con brutte rotazioni difensive e facili canestri di un Bamberg peraltro senza alcuna voglia di mostrare la faccia cattiva. Meglio con le retrovie, che aggiustano qua e là le cose e tornano punto a punto, o quasi: due appoggi di Saunders, più rudezze di Cusin, 14-16 al 10’.

Saunders sorpassa, ma è il ritmo di tutti che si alza in una partita dove non c’è bisogno di tanto acido lattico. Bella la sfida di baricentri bassi tra Hundt e Sabatini, ma Bamberg ha più movimento senza palla e, quindi, rimette la testona avanti e non di poco, anche perché è un attimo che la Effe dimentichi del tutto il tornare in difesa. 0-15 di break, 26-39. Poi Bamberg si abbiocca, Bologna tira su la zucca, è controparziale di 10-0, 36-39 al 20’.

Si attacca anche bene, ma la zona 3-2 è un invito alla tripla per Vitali e compagni, che ci mettono un attimo a tornare in doppia cifra di media. We are lazy, sottolinea Dalmonte in timeout dopo aver preso un parziale di 22-7 con Bamberg a +15, ma è chiaro che qualcosa si è sfaldato. 51-66 al 30’.

La coppia Saunders-Cusin ne ha per togliere un po’ d’acqua dalla barca che rischia di affogare, e basta e avanza per stare ad un decino di divario senza nulla altro da raccontare. Magari provare alla fine di tornare ai titolari per avvicinarsi ancora di più, ma oggi erano meglio le seconde linee. Ed è Fortexit, senza rimpianti.


(Foto BCL)

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