RUZZIER: LA VIRTUS E' UN TRENO CHE NON SAREBBE PIU' PASSATO. FINORA HO TROVATO PIU' SPAZIO DI QUEL CHE PENSAVO
Michele Ruzzier è stato intervistato da varesesport.com in vista del ritorno a Varese.
Un estratto delle sue parole.
Una valutazione dei primi sei mesi in maglia bianconera. Sicuramente positiva. Onestamente ho trovato più spazio di quello che pensavo, anche in relazione agli infortuni dei miei compagni. All’inizio ho faticato a trovare il mio ruolo definitivo nel roster, poi con il tempo e l’esperienza l’ho trovato e sono riuscito anche a fare buone partite e a farmi trovare pronto quando sono stato chiamato in causa. In questo modo ho raggiunto il mio primo obiettivo e sono molto contento.
E’ cambiato il modo di giocare. Avere un grande allenatore come Scariolo è qualcosa che ti apre la mente. In primis perché la richiesta è sempre altissima e poi perché impari tanti cose che prima non vedevi e che lui ti fa notare. E’ un grandissimo allenatore che dal punto di vista mentale ti fa crescere moltissimo”.
Com’è avere Teodosic come compagno? E’ un compagno super. Mi aspettavo un tipo silenzioso che stava sulle sue, invece è fantastico. Con noi italiani ha creato un gruppo bellissimo ed è un leader silenzioso ma molto prezioso.
La scelta di lasciare Varese per la Virtus. E’ successo tutto il 30 giugno e per me non è stata una scelta facile. All’epoca chiamai Andrea Conti quasi per scusarmi, anche se non era colpa mia e so che le tempistiche non furono bellissime. A 28 anni era un treno che non sarebbe più passato, quindi mi sono detto o adesso o mai più e ho deciso di accettare l’offerta. Fino al 29 giugno non avevo intenzione di lasciare Varese e non me ne sarei mai andato se non per una squadra del blasone della Virtus. Non è stata una questione di soldi ma di ambizione personale.
Varese è molto cambiata rispetto all'andata. Ho visto l’ultima partita che hanno fatto con Trento e sono rimasto impressionato per la voglia, il cuore e la grinta che ci hanno messo. Tanti di loro li conosco, De Nicolao, Ferrero, i due ragazzi che sono stati coinvolti e sono stato veramente contento di vedere il pubblico così caldo, cosa che purtroppo lo scorso anno non mi sono mai potuto gustare a causa delle limitazioni per il Covid. Varese si basa molto sul talento di Keene, anche se poi tutti sanno cosa fare e come farlo.
(foto Virtus Pallacanestro)