E alla fine giusto che sia arrivata una sconfitta, onesta e senza titoloni, per l'ultima di campionato della Fortitudo, perchè forse una vittoria sarebbe stata tanto inutile quanto foriera di possibili modifiche nei giudizi di fine anno, che non avrebbero meritato una revisione verso l'alto. E sintomatico è stato il fine gara di Dalmonte, che ringrazia la squadra di non aver sbracato e aver trovato motivazioni anche quando ce ne potevano non essere (ma indossare una maglia Fortitudo da professionista non dovrebbe essere già abbastanza?). D'altronde se già Sacchetti, ancora in estate in Supercoppa, faceva presente che la truppa non pareva avere sempre la giusta fame e voglia, allora il problema non è mai stato realmente risolto, punto.

La partita di ieri, anche solo per tardare un attimo tutte le tiritere di mercato che ci porteranno compagnia nei prossimi mesi, ha detto quello che da sempre ha detto questa Fortitudo: buoni momenti, passaggi di ottima lucidità, e poi collassi collettivi, denti non più affamati, pance piene e difesa inesistente (65 punti presi in 24', passando dal 40-23 al finale). Bene, ora tutto è finito, e ora si prenda un attimo per chiudere le docce, rimettere lo shampoo nella borsa e capire cosa non sia davvero andato bene.

La Fortitudo è una regola - Qualche buon passaggio di Banks, che a tratti ha dovuto reggere tre ruoli. Poco altro.

Ci stiamo sbagliando ragazzi - Inutile disquisire su Stojanovic (fin troppo esuberante prima, disastroso ai liberi), è chiaro che Baldasso non pare l'uomo a cui dare in mano la squadra, almeno nel ruolo di portatore di palla. Poi la questione Mancinelli: ieri il campo ha detto che l'anagrafe non la si batte (e i 20' di gioco sono sembrati forse anche troppi), e forse il momento dell'appendere le scarpe al chiodo potrebbe essere arrivato. Ma è anche vero che un uomo, più che un giocatore, che è in Fortitudo da 20 anni, meriterebbe un saluto dal suo pubblico un po' diverso che non quello in un palasport vuoto e lontano dal suo Paladozza. Almeno una ultima standing ovation se la meriterebbe, al netto di tutto.

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