Pietro Aradori è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Non so se Banks, Happ e io riusciremo a confermarci sul podio dei migliori realizzatori del campionato. Il coach ci sta dando spazio e libertà e sa farci rendere al meglio. Quando giochi in una squadra forte ognuno si deve togliere un pezzo. Il nostro obiettivo principale sarà vincere le partite. Se ognuno di noi registrerà anche 2-3 punti di media in meno non sarà un problema: il bene della Effe è la priorità.
Banks? In questi anni lo avevo affrontato tante volte e lui è sempre stato un elemento difficile da marcare. Pericoloso, molto attivo, è un tipo di giocatore che mi piace, molto espressivo e comunicativo. Tra noi sta nascendo una buona intesa e c’è una compatibilità assoluta.
Ambizioni? Abbiamo fatto grandi innesti nel quintetto base. Se ripetessimo gli stessi risultati dello scorso anno sarebbe un bel traguardo. Gli obiettivi sono classificarci tra le prime 8 in serie A, disputare le finali di Coppa Italia e approcciarci al meglio alla competizione europea. Un trofeo? È bello sognarlo ma facciamo un passo per volta.
I derby di Supercoppa come rivincita? No, la gara dell’anno scorso è andata com’è andata e di questo mi dispiaccio molto, ma non avrei barattato una vittoria in quella partita con una retrocessione o con una brutta posizione finale di classifica. I derby saranno sicuramente sfide molto sentite, però non credo sia questo il momento di considerarle partite così speciali.
La riapertura dei palasport? La fortuna della Unipol Arena è che è immensa e che per 2000 persone su una capienza di 10000 si possano mantenere le giuste distanze indossando la mascherina.


(FOTO DI VALENTINO ORSINI/ FORTITUDO PALLACANESTRO 103)

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