Inizia la seconda settimana di giugno, in casa Fortitudo, con l'idea che fino qua il titolo lo si potrebbe chiedere in prestito a Tiziano Sclavi. "Non è successo niente", ed è anche difficile capire se si sia in ritardo rispetto a quelle che saranno le future dirimpettaie, o quali possano essere le roadmap per essere abili e arruolati, o meglio arruolati e abili, per la prossima A2. Con la dichiarata assemblea dei tifosi che potrebbe (scrive il Carlino) andare a metà giugno, quindi differita rispetto alle prime calendarizzazioni, ma soprattutto con l'idea che, in questo momento, poco sia cambiato rispetto ad un mese fa.

Il domino delle posizione parte dal vertice della proprietà, per poi passare a dirigenza, società, allenatore e squadra: sembra ormai certo che non ci saranno modifiche e che il Consorzio rimarrà al comando, con gli annessi e connessi del dover rispondere alle richieste dei tifosi. Che, a dire il vero, nell'ultimo mese sono sembrati più rassegnati e attendisti che non critici, desiderosi più di avere un futuro garantito che non veri e propri ribaltoni. Poi tutto il resto, nel carillon di pensieri (svariati), parole (poche), opere (ancora meno) e omissioni (non poche) sbucati fuori in queste settimane. Senza pensare a gattopardeschi cambiamenti per non cambiare, per ora nulla si è mosso.

Si resta quindi in attesa di vedere chi verrà - e potrà - essere ufficializzato in società, chi potrà essere il nuovo allenatore e, di riflesso, anche la squadra. Vero che nel recente passato di A2 in alcuni casi ci furono corse al chiudere il roster rivelatesi poi poco funzionali, mentre ad esempio la squadra messa nelle mani di Martino nel 2018 si cilieginò solo il 30 luglio, ma qui non si devono aggiustare precedenti mancanze quanto, invero, ricostruire da zero. Sapendo che le voci girate finora sono poco credibili, dato che non è chiarito, o chiaribile, chi stia effettivamente sondando il mercato per la Effe apparentemente acefala.

 

(Foto di Fabio Pozzati / ebasket.it)

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