Niente mercato, almeno per ora. E' questa la sintesi del CDA della Virtus che si è svolto ieri mattina, e ha deliberato il bilancio che l'assemblea dei soci del 29 ottobre dovrà approvare provvedendo poi alla nomina del nuovo CDA bianconero, confermando quello attuale oppure cambiandolo. La proprietà non ha approvato la richiesta del management di avere un extrabudget per sopperire alla prolungata assenza di Cacok, per cui a oggi le uniche possibilità perchè la Segafredo possa fare un innesto sono la cessione di un giocatore o l'arrivo di un nuovo sponsor. Si deve restare entro il budget fissato, ovvero 26 milioni di costi a fronte di 26 milioni di ricavi previsti. A queste condizioni, è ormai chiaro che la Virtus inizierà così il campionato e soprattutto l'Eurolega - competizione in cui i margini di manovra sul mercato, una volta partita, sono decisamente più ridotti - con un roster a cui manca un pezzo. Coach Banchi, che al termine della Supercoppa aveva spiegato che l'iper-minutaggio di Shengelia "non può essere una situazione da poter replicare per tutto l’arco della stagione" e aveva sostanzialmente chiesto un innesto, dovrà invece fare di necessità virtù, avendo i soli Zizic e Diouf da numeri cinque di ruolo, e cercando adattamenti con minuti da pivot di Shengelia e Grazulis. Da fuori, visto anche il precampionato e la Supercoppa, pare decisamente un azzardo. Da qui a un mese, prima dell'assemblea dei soci, magari si chiariranno meglio i rapporti di forza tra le due anime della proprietà (Zanetti con il 55% e Gherardi con il 45%) e in quel caso qualcosa forse potrebbe cambiare.  

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