L’ex Andrea Dallamora (ora ristoratore a Cervia del locale “Il cantinone”, e che quindi a fine pandemia offrirà cena a tutta bolognabasket) è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell’intervista.

“Arrivai a Bologna che ero un ragazzino. Fu Gambini, allora presidente biancoblu, a prelevarmi dal Basket Cervia. I settori giovanili erano più importanti di adesso e i club facevano reclutamento in tutta Italia. Ricordo che quell’anno eravamo una dozzina di fuori sede. Pillastrini era il nostro tutor. Non ci seguiva solo nella parte tecnica cestistica, ma anche in quella scolastica. Era lui, ad esempio, a firmarci le giustificazioni.
Il primo anno in cui fui agggregato alla prima squadra andammo in ritiro in Valtellina. Io ero in camera con Zatti, forse il giocatore più rappresentativo. Aveva sette anni più di me, era già un uomo e io ancora un bambino. Diciamo che divenni la sua matricola. Mi avevano istruito affinchè alla mattina lo svegliassi lentamente, scegliendo accuratamente la musica prodotta dalla radio che aveva con sé. Poi dovevo portargli la borsa e a tavola mangiare sempre dopo di lui.
Ho ricordi bellissimi della Fortitudo. Penso alla stagione 1987-88, quella del record dei punti in A2 e del derby sorpasso che non giocai perché mi ero rotto una mano. Anche l’esperimento nello spot di play, non proprio il mio ruolo. Era stato Pillastrini a provarci, qualche anno prima. Allora andava di moda costruire registi di stazza, un po’ come adesso si cercano ali forti che tirano da tre punti. Feci il massimo per ben figurare, anche se il mio ruolo è stato sempre quello della guardia ala.
Il 2 aprile 1992? Qualche giorno prima, il 29 marzo, ero stato determinante nella fondamentale vittoria contro Brescia, realizzando 37 punti. Prima della partita contro la Reggiana arrivà Alibegovic, che poi fu protagonista. Rammento ancora la tensione prima della sfida: si diceva che una eventuale sconfitta e la relativa retrocessione avrebbe potuto provocare la scomparsa della società. Per fortuna andò tutto bene.
Annullare la stagione? E’ giusto, per me deve finire qui. Si riprenderà solamente quando sarà garantita la massima sicurezza per i giocatori. Meglio pensare a come ricominciare a settembre”

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