All’inizio della settimana probabilmente tutti i tifosi Virtus avrebbero fatto la firma per concludere la seconda settimana di doppio turno con una vittoria e una sconfitta, a maggior ragione vista l’emergenza lunghi. Così è stato, e la classifica in Eurolega continua a sorridere ai bianconeri, terzi con il record di 6-3. L’appetito però vien mangiando, e per la partita di ieri però qualche rimpianto c’è, come ha sottolineato anche coach Banchi. La Segafredo infatti ha retto l’urto di una squadra molto più fisica, riuscendo per larghi tratti della partita a imbrigliarne l’attacco: a inizio ultimo quarto, sul +5 palla in mano, l’impresa è sembrata possibile. Poi il quarto fallo di Dunston, Lessort che si è galvanizzato contro Shengelia costretto a giocare da numero cinque, e un paio di notevoli ingenuità di Smith hanno propiziato il parziale dei padroni di casa (prima 13-0, poi 28-9), che non si sono più voltati indietro, anche perchè in casa bianconera la stanchezza ha iniziato a farsi sentire.

Il bicchiere mezzo pieno dice che questa squadra non molla mai, e anche in emergenza se la gioca con tutte a viso aperto e senza paura. Quello mezzo vuoto, volendo cercarlo, riguarda solo il minutaggio dei veterani. Ieri Shengelia ha giocato 32 minuti, l’ottimo Belinelli 28, Dunston 24, e solo per problemi di falli, altrimenti sarebbero stati di più.  Al momento - soprattutto per i lunghi - non ci sono alternative, ma alla lunga la situazione potrebbe diventare preoccupante, visto il ritmo frenetico della stagione virtussina. La prossima settimana la Virtus avrà altre tre partite in sei giorni: lunedì sera contro Brescia, venerdì contro il Fenerbahce, domenica a Brindisi, e il roster sarà quello attuale. I bianconeri dovranno tenere duro e trovare al proprio interno le risorse per gestire questo momento di emergenza

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