(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Flats Service Fortitudo Bologna – Unieuro Forlì 85-77

Vince e convince, come si suol dire, la Fortitudo che supera senza particolari problemi una Forlì non trascendentale issandosi alla finale di Supercoppa, domani sera contro Orzinuovi. Un attacco molto in palla, che trova quasi sempre sbocchi senza mai vivere momenti di difficoltà, e una difesa che regge bene l’urto della prima linea rendendo poi il resto abbastanza acile. Alla fine è la miglior uscita di precampionato, per i Cagnardi’s che fanno esordire le nuove maglie con una prova resa davvero tranquilla da un andamento senza mai correre rischi.

 

Cronaca

Mezzora di ritardo per via dei ritardi pregressi (e tafferugli tra Montecatini e Roseto), striscione della Fossa a far presente che non ci si può alluvionare due volte in questo modo, poi è subito Mian a forgiare buona parte di un 7-0 che indirizza il primo quarto. Sprazzi di qua e di là, Cusin meglio di Freeman, e Fortitudo più centrata di una Forlì non sempre fosforosa. E 18-15 al 10’.

L’andamento rimane nevrotico, tra cose buone e passaggi a vuoto: Sabatini arma Battistini ed ispira il +10, Gabriel forza un po’ ma porta al 30-18, Forlì sta a ruota dando l’idea di poter pareggiare a proprio piacimento ma Bologna sembra quasi non preoccuparsene. Si concede qualcosa a rimbalzo d’attacco e tanti liberi (anche per un tecnico a Cagnardi), ma sembra esserci qualcosa di più. E 45-39 al 20’.

 

Il terzo quarto parte come i primi due, ovvero con la Fortitudo in campo e Forlì no, ed è margine che si allarga fino al +16 pur con sprechi di vario genere. A questo punto la partita si calma, con batti e ribatti che non la chiudono per l’Emilia e non la riaprono per la Romagna. Si naviga tranquilli, 64-51 al 30’.

Un deja-vu atroce (manata di Cinciarini sulla faccia di Gabriel, ma stavolta con una palla vagante in ballo e, quindi, forse non volontaria come quell’altra là), ma intanto due triple di Parravicini sono un tentativo di rientro abortito quasi subito. Sono più o meno tutti carichi, i bianco(rosso)blu, e un uomo caldo lo si trova sempre, con Fantinelli che deve solo decidere a chi girare la boccia. Qualche storia testa tra Bolpin e Cinciarini, ma quel che conta è arrivare alla fine (e in finale) senza patemi. A domani.

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