Virtus, il punto al giro di boa di Eurolega

Nei primi due mesi di stagione la Virtus aveva vinto due partite di Eurolega. Negli ultimi quindici giorni ne ha vinte altre due, e ha finalmente lasciato l'ultimo posto in classifica.
Che qualcosa sia cambiato con l'arrivo di Dusko Ivanovic è evidente. Il coach montenegrino ha dato una scossa a un ambiente che si stava deprimendo, dopo una serie di sconfitte tutte uguali. Il roster è sempre quello, ma con gerarchie chiare e una forte impronta difensiva è riuscito a ottenere risultati che prima non arrivavano, ed è già molto, visto com'era partita la stagione europea. Poi per battere il Barcellona - in grande confusione anche tecnica, coach Penarroya in uno degli ultimi timeout non sapeva il punteggio - è servito anche un Cordinier alla sua miglior partita in bianconero, formato top team europeo e perfettamente integrato con il resto della squadra. Il tutto senza Toko Shengelia, è non è poco.
Insomma, la Segafredo è arrivata al giro di boa dell'Eurolega con qualche motivo in più per sorridere, e la consapevolezza che se il gruppo continuerà con questa attitudine difensiva, delle soddisfazioni potranno arrivare. Chiaramente, la coperta continua a restare corta: già la partita di Trento di domani, dopo un doppio turno e con l'assenza di Shengelia, sarà molto impegnativa.
Nei prossimi giorni dovrebbe finalmente sbloccarsi qualche risorsa economica, grazie alla cessione di Tucker: se arriverà un valido innesto dal mercato, la situazione migliorerà.