Il vicepresidente GIBA Mario Boni è stato sentito dalla Gazzetta. Un estratto dell'intervista.

"La condizione dei giocatori di LNP è scandalosa. Molti nostri associati di A­2 e B non riscuotono gli stipendi da febbraio, ancora prima che scoppiasse la pandemia. Diversi club hanno tagliato fino al 30% ingaggi che in A­2 arrivano a 3­4mila euro mensili e in B a 1500­2000. Ma c'è di peggio: con la scusa che non sono professionisti, non hanno tutele giuridiche né assicurative, non c'è un contratto di lavoro collettivo come in A, tutto è normato con scritture private. Col Covid molti club che già avevano ritardi hanno preso la palla al balzo per non pagare più nulla e in diversi casi, dopo che la stagione è stata dichiarata conclusa, hanno intimato i giocatori di lasciare gli appartamenti.
La LNP ci ha formulato una proposta di nuovo contratto collettivo irricevibile: con essa un giocatore che s'infortuna e rimane fuori 4 mesi perde il posto di lavoro. Ormai siamo allo scontro. Alcuni nostri associati vorrebbero partire con azioni civili individuali, sto cercando di contenerli ma se la situazione non si risolve andremo davanti al Giudice del lavoro perché vengano riconosciuti i diritti di questi giocatori che si allenano 5 giorni alla settimana come i professionisti. Se questa è la visione della LNP, tanto vale chiudere l'A­2 e la B. La prossima stagione potrebbe non iniziare"

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