Riccardo Moraschini, intervistato da Luca Corsolini su Stadio, ha parlato anche del suo futuro.

La speranza mondiale. È il mio sogno, e il fatto di essere esploso quest'anno in un ruolo non mio mi fa ancora più piacere. Ero arrivato a Brindisi per mia scelta: meno soldi di quanti me ne offrivano altri, ma ho subito sentito la fiducia di Vitucci. E adesso so quali sono le mie carte, anche in azzurro: se serve un giocatore capace di interpretare più ruoli, sono pronto.

Dopo una grande stagione, Moraschini è diventato uomo mercato. Sono grato e contento che Brindisi punti a tenermi, però mi voglio godere questa estate speciale, intendo che voglio valutare tutto quello che succede e decidere poi. Non ho mai pesato i soldi, non lo faccio adesso, quello che conta è lo spazio che posso avere.

Se arrivasse una chiamata della Fortitudo? Non credo che accetterei, in realtà non posso saperlo. So solo che non vorrei essere un caso, un giocatore da dibattiti.
La Virtus? Casa. E per tantissimo tempo. L'applauso che ho ricevuto a fine partita con Brindisi una grande emozione. La Virtus sarebbe sicuramente una opzione, ma adesso stiamo scherzando. Ci devono essere le condizioni adatte, io cerco un posto dove crescere ancora, giocando come ho fatto a Brindisi.

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