IL NON-PREPARTITA DI PISTOIA - FORTITUDO
Ma lo sapevamo, noi, l'8 febbraio, che per quello che riguarda il campionato ci saremmo dovuti rivedere, come si suol dire, a data da destinarsi? Sono le stranezze di questo strano mondo, dove qualche settimana fa eravamo tutti esperti musicali e fini conoscitori della psiche di Morgan e Bugo. E ora, invece, tutti virologi ed epidemiologi se non esperti di psicologia sociale. E per chi volesse limitarsi solo alla palla che rimbalza, solo questioni legate a quando giocare, con quanto pubblico eccetera eccetera. Poi dicono che i giornalai sportivi sono una categoria con argomenti ridotti...
Quindi, niente prepartita per Pistoia-Fortitudo, e forse alla lunga il rinvio diventa utile per entrambe le squadre, che si trovano a dover inserire giocatori nuovi chi per scelta e chi per forza. Vedremo in un secondo momento come sarà la nuova struttura toscana con l'arrivo di Culpepper, e vedremo come sarà questa Fortitudo che con fratture agli arti superiori sperava di aver già fatto abbastanza con il Sims estivo, e che ora Blame Canada, come urlavano a South Park un po' di tempo fa, per l'ortopedia imposta dell'esordiente Robertson. Almeno la litania del mercato è durata poco, tra domande, offerte, e la necessità di fare tutto presto e bene - anche se forse, a sapere dello stop, chissà se la scelta sarebbe stata la stessa - ha portato a chi in Italia c'era già. Jerome Dyson appare a Bologna non certo sulla scia di una grande prestazione, guarda caso proprio l'ultima di campionato prima dello stop di Coppa, di Nazionale e di Corona: 4,5 il voto che gli diede Bobasket contro la Fortitudo un virus fa. E non certo con capelli strappati in una Roma che poco lo ha amato e poco è stata riamata: 16 punti e 5 assist di media nel 7-4 di record nel periodo migliore, 9 punti e il 30% totale al tiro nelle successive 8, tutte sconfitte, uscite.
Ogni contratto fa storia a sè, e quindi sarà giusto giudicare Dyson sulla base di quello che sarà e non di quello che è stato: giocatore forse più regista di quanto non lo sia Kassius, quindi andando a coprire anche quelle possibili magagne di Stipcevic, di certo non un aiuto per quello che riguarda la tenuta fisico anagrafica della squadra (che però ora sta avendo tempo per rifiatare, diciamo), ed esperto abbastanza da non necessitare, probabilmente, di grandi periodi di ambientamento. Al netto di tutto il resto, tra condizioni fisiche e morali - a Roma, come detto, proprio non lo rimpiangono - e valutazione su quello che sarà il suo inserimento nella truppa. Sperando, prima o poi, di tornare a giocare.
(foto Fortitudo Pallacanestro)