Bologna, 20 settembre –

Per scegliere la Segafredo in fondo è bastato poco: un gruppo competitivo, un ventaglio di competizioni ampio e di qualità, la possibilità di tornare in quell’Eurolega già affrontata a Villeurbanne e forse il ricordo diretto della Final Four di Anversa 2019, quando la Virtus alzò al cielo la Champions League. Ismaël Bako arriva a Bologna portandole in dote la capacità di essere un centro dinamico con lunghe braccia (220 centimentrti di wingspan) a suo agio sul pick&roll, sia offensivo che difensivo, col raro pregio di essere un lungo preciso a cronometro fermo, oltre l’81% nell’ultimo quadriennio. Belga di Lovanio, i suoi 208 centimetri per 95 chili prediligono la sostanza alla forma, soprattutto con l’alley oop, pratica molto utilizzata in una Virtus con registi di spessore. Coach Scariolo, che lo ha visto da vicino anche all’ultimo Europeo, dove ha chiuso con quasi 6 punti e 5 rimbalzi in 22 minuti a gara, ne sarà in affettuosa attesa facendo affidamento sulla sua verticalità, abile nel ricevere il passaggio in modo dinamico, ad iniziare dal contatto l’attacco al diretto marcatore e con buoni margini di miglioramento se chiamato a costruirsi il tiro. I suoi bottini giungono soprattutto dai rimbalzi offensivi o dai pick and roll, con gambe rapide ed efficaci movimenti laterali che gli consentono di occuparsi anche delle ali forti avversarie. Buona pure la sensibilità per i rimbalzi, sia in attacco che in difesa, giocando più sul tempismo che sulla spallata. Con lui l’area bianconera potrà trovare nel traffico non solo una nuova mano amica ma la tenaglia di un lungo che in corsa può domare la sfera e buttarla dentro.

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