Come se si fosse tornati in autunno, per una Fortitudo che in casa contro Brindisi dura un quarto, non difende praticamente mai, viene asfaltata a rimbalzo (siamo al doppiaggio o giù di lì) e che se non ne becca 30 di scarto è solo perché alla fine gli ospiti non sentono il bisogno di andare oltre. Non esattamente il modo migliore per far capire che Milano era stato un ovvio tributo all’altrui strapotere, ed è vero che Brindisi non è tra le squadre più scarse del lotto, ma se l’atteggiamento è questo, allora la primavera potrebbe essere tardiva ad arrivare, come diceva il Maestro, inteso come Battiato, tempo fa.

Si parte con attacchi che battono le difese, in ritmica che pare favorire almeno all’inizio Brindisi. Però Bologna per qualche minuto ha idee più chiare, prilla spesso attorno ad un ispirato Hunt e fa 20-14, prima che Thompson infilzi due volte difese non sempre rapide per girare il vantaggio, al 10’, dalla parte ospite per 22-21.

L’ultima volta che un tiro di Banks non ha raggiunto il ferro è stato nel 1982, lamenta Dalmonte agli arbitri dopo un errore, contrastato, dell’ex. Ma il problema è che anche quelli che raggiungono il ferro poi vengono sputati fuori, le seconde linee fanno rimpiangere le prime e Brindisi va a +11. Lenta dietro e irretita fisicamente davanti, la Effe smuove il minimo davanti con un saltuario cesto di Banks e qualcosa di Totè, ma in difesa non si rientra mai, ed è 48-34 Brindisi all’intervallo.

Lo strapotere fisico pugliese è imbarazzante, contro chi non ha né centimetri, né chili e né garretti per star dietro. Un accenno di zona viene spupazzato da due ribaltamenti, e il ventello (66-45 al 26’) è inevitabile. Saunders deve diventare prima punta per reggere l’urto di compagni confusi, ma è raccogliere brodo con una forchetta. E al 30’ è 72-54 ospite.

Non c’è nemmeno la voglia di limitare i danni, dopo il -15 di Banks: in campo ci resta solo Brindisi, e il finale è solo una imbarazzante osservazione di gente che salta, corre, spinge e lotta. Tutti verbi oggi rimasti altrove, in casa Fortitudo.


(foto Ciamillo - Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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