Claudio Crippa è stato ospite di Sport Club. Qualche dichiarazione.

Milano sopravvalutata? Ha cambiato tanto, aggiunto 7 giocatori nuovi e 4 reduci dagli Europei, ha cambiato la guida e c'è stato l'infortunio a Shields. Devono stabilizzarsi, e comunque sono quelle situazioni in cui Messina si trova a suo agio, ovvero capire punti forti e deboli, e sperimentare.

La Virtus ha cambiato un nucleo di giocatori storici già dalla scorsa primavera aggiungendo Hackett e Shengelia, ora li ha confermati aggiungendo altri pezzi importanti, e ora come amalgama è in vantaggio. Ora non faccio graduatorie tra le due, l'Eurolega insegna che si può vincere e perdere su ogni campo perchè è una competizione lunga e sfibrante, puoi vincere o perdere 4 partite di fila e quel che conta maggiormente sono le prestazioni. Di solito solo dopo la fine del girone d'andata si iniziano a capire le vere gerarchie, nel momento in cui le partite valgono doppio. Non dimentichiamo che chi fa l'Eurolega sa che questo è l'obiettivo numero uno della stagione, e si regola per essere al meglio della forma in primavera. Ora si cercano equilibri e giocatori di riferimento, e spesso i protagonisti sono sempre gli stessi come dimostra Teodosic.

Le differenze tra Messina e Scariolo? Sono tra i migliori allenatori in Europa, ognuno ha la propria personalità e modo di fare diverso raggiungendo grandi traguardi. Non ci sono vie specifiche per vincere, loro come Obradovic hanno le proprie caratteristiche per essere un valore aggiunto alla squadra.

La Virtus è una new entry della recente Eurolega, penso che l'obiettivo playoff sia quello giusto per i valori in campo, per il coach e per le ambizioni della società oltre che per l'entusiasmo del pubblico. Non sarà facile, negli anni scorsi arrivare nei playoff è stato anche questione di differenza canestri, e già adesso si vedono partite finire con scarti di pochi punti. Milano ha già fatto la Final Four, è normale che ci riprovi.

Un'altra finale Milano-Bologna o altri incomodi? Su una partita secca può capitare qualsiasi cosa, ma su una serie è evidente il gap tra loro e le altre. Però il livello del campionato è leggermente aumentato, ci possono essere alternative come Tortona, Venezia e Brescia.

La Fortitudo? Parlo per esperienza, chi ha tradizione fortissima di pallacanestro alla fine in un modo o nell'altro è sempre competitivo nel proprio campionato di riferimento. La retrocessione è stata difficile e ha spento i fuochi riemersi dopo un po' di anni. Da lontano mi pare di capire che ci sia stata confusione a livello societario, ora quello che conta è mettere a posto quel lato. Per il pubblico la Fortitudo è una fede, quindi se non sarà questo sarà l'anno prossimo. Vincere è sempre complicato, ma chi ha tradizione prima o poi emerge sempre.

Il video integrale della trasmissione.

https://youtu.be/AJo-kEs_OKY

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