Eletto nel parlamento georgiano, Viktor Sanikidze è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell'intervista.

"Lavoravo in Grecia, come direttore sportivo dell'Aris Salonicco. Un lavoro rimasto incompiuto per la pandemia. Ho dovuto prendere delle decisioni. Ne ho parlato a lungo con mia moglie Maia. Alla fine abbiamo deciso di tornare in Georgia. E' il posto dove sono nato. Ma più della metà della mia vita si è consumata all'estero. Sono uscito di casa che avevo 16 anni. Così tra attività di club e nazionale tornavo a casa per 3­-4 settimane, in estate. E basta. Mi sono messo nell'ottica del padre. Volevo e voglio essere per lui un padre e una presenza. Non una voce itinerante. E sono tornato a Tbilisi. Poi sono stato eletto dal Georgian Dream. Ho la possibilità di fare qualcosa per il mio paese. Ne sono orgoglioso. E' stata appena formata una commissione che si occupa dello sport, c'è un responsabile. Io sono il suo assistente.
Bologna? Per me è una seconda casa. Porto l'Italia nel cuore, ma Bologna è speciale. C'erano tifosi grandiosi, si mangiava e si mangia bene. Salivo sul treno e potevo raggiungere e visitare Firenze, Milano, Torino, Roma, Venezia. Era una città, come dite voi, vivibile e godibile. Seguo sempre la Virtus. Avevo un sogno: riportare la Virtus in Eurolega. Non ci sono riuscito. Ma credo e spero che questo sia l'anno buono. C'è una proprietà solida, ci sono progetti e grandi giocatori"

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