Le parole del vice di Varese Marco Legovich in vista della sfida di domenica contro la Virtus, come riportate da Varesenews.

Veniamo dal successo casalingo contro Pistoia: una gara difficile contro un’avversaria che è venuta a Masnago molto preparata e ha buttato sul parquet tutto quello che aveva. Noi siamo stati bravi a rimanere in partita fino all’ultimo, quando siamo riusciti ad avere il guizzo vincente grazie anche a qualche giocata individuale in attacco
In difesa siamo stati caparbi nel trovare qualche aggiustamento che ha reindirizzato la partita dalla nostra parte come testimoniano i soli 9 punti subiti nel quarto periodo. La cosa positiva è che abbiamo finito in crescendo il match; sappiamo che ci sono ancora tante cose da mettere a posto, ma siamo solo all’inizio del campionato e quindi lo avevamo messo in preventivo.
Per me e per molti dei ragazzi era la prima volta in casa ed è stata una serata entusiasmante ed elettrizzante; il pubblico ci ha letteralmente trascinato verso la vittoria dandoci una grossa spinta, soprattutto nella metà campo difensiva.
Andremo a giocare a Bologna contro la Virtus su un campo difficilissimo, contro quella che attualmente è forse la miglior squadra italiana avendo vinto recentemente la Supercoppa e avendo tenuto testa ad una formazione ostica come lo Zalgiris nel suo esordio stagionale in Eurolega. Credo che più che pensare all’avversario che affronteremo, in questo momento sia più importante continuare il nostro percorso di crescita; in allenamento stiamo lavorando sul miglioramento del nostro sistema offensivo e difensivo e sul trovare un’identità.
Dobbiamo concentrarci su noi stessi, a imporre il nostro gioco e a migliorare giornata dopo giornata; ovviamente non sarà un miglioramento che avverrà in una sola partita, ma dobbiamo farlo con costanza. Questo è il nostro obiettivo primario. Dovremo giocare a viso aperto senza timori reverenziali esprimendo in campo grande fisicità perché giochiamo contro i migliori e per competere contro i migliori ci vorrà una prestazione fisica e di grande energia esprimendo sul parquet, per un maggior numero di minuti rispetto a quanto fatto contro Pistoia, la nostra identità.

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