DURANT O NON DURANT: È QUESTO IL DILEMMA
Dopo l’incontro ufficiale, tenutosi a Londra, con il patron Joe Tsai sembra che la rottura tra Kevin Durant e i Brooklyn Nets sia definitiva. Durante il meeting KD, ormai prossimo ai 34 anni, si è detto deluso dalla stagione e dal rendimento della squadra, additando come causa la gestione dell’allenatore Steve Nash.
Secondo alcune voci Durant si è fatto portavoce di tutto lo spogliatoio riportando al presidente un malumore nei confronti del coach e di Sean Marks, il direttore generale. A quanto sembra la presenza di Nash non sia gradita anche al resto della squadra, ma nessuno oltre al numero 7 ha esternato pubblicamente questo sentimento.
Kevin Durant
Al centro della vicenda troviamo il campione olimpico a Londra, 2012, Rio de Janeiro, 2016, e Tokyo 2020, e campione del mondo ai mondiali in Turchia del 2010, considerato uno dei migliori realizzatori nella storia del’NBA. Dopo un avvio di carriera scoppiettante negli Oklahoma Thunder si trasferisce a San Francisco per giocare per la squadra di casa, i Golden State Warriors.
Qui vince il suo primo titolo NBA e riceve anche il premio come miglior giocatore delle Finals. Tutto sembra andare per il meglio quando la rottura del tendine d’Achille gli compromette la stagione 2018/19. Anche se non al top, infatti dovrà ricorre ad un lungo stop durante la stagione, viene comunque ingaggiato dai Brooklyn Nets per un quadriennale di 164 milioni di dollari.
Il suo debutto con la squadra newyorkese avverrà il 23 Dicembre 2020 contro proprio la sua ex squadra. Durante la sua permanenza ai Nets segnerà il record di punti NBA durante una gara 7, mettendone a segno 48, che però non gli basteranno a battere i Milwaukee Bucks e di conseguenza a passare il turno. Il 3 Aprile di quest’anno ha registrato il suo record personale, 55 punti, contro gli Atlanta Hawks.
L’incontro
Secondo quanto riportano le maggiori testate giornalistiche Durant è volato a Londra per incontrare il presidente Tsai e discutere del rendimento dell’allenatore Steve Nash. Durante la riunione sembra che il numero sette dei Brooklyn Nets si sia lamentato molto del coach e del direttore generale. Pare che Durant abbia anche provocato Tsai chiedendo di scegliere fra lui e i due maggiori componenti dello staff.
Il presidente ha subito fatto sapere tramite Twitter di essere vicino a tutti i suoi dipendenti e che le sue scelte saranno prese nel solo interesse della squadra. In tanti hanno interpretato questo tweet come la conferma da parte di Tsai di allinearsi con Nash e Marks e di voler mettere alla porta Durant.
Il numero sette, dunque, sembrerebbe in partenza anche se solo un anno fa ha firmato un contratto di 198 milioni per una durata di 4 anni che lo legava ai Nets, alla cui guida era stato confermato proprio Nash. Sembra proprio che per i fan dei Nets si stia aprendo una stagione incandescente, e per chi fosse interessato a seguirla dal vivo qui potrà trovare i biglietti Brooklyn Nets.
Le possibili destinazioni di Durant
Non si sa ancora nulla del futuro di Durant o di coach Nash, ma tutti danno per scontato che a partire sarà il numero sette. Se dovesse essere così non saranno poche le squadre che cercheranno di far accasare fra le proprie fila Durant a patto che soddisfino le sue richieste.
La linea più calda porterebbe ai Boston Celtics, l’unica squadra che potrebbe coprire le richieste di Durant. Per convincere i Nets, invece, la squadra di Boston avrebbe proposto, oltre al pagamento di una determinata cifra, il cartellino di Jaylen Brown.
Le ultime novità
Per ora tutte le tracce porterebbero alla partenza di Durant, destinazione Boston. La trattativa non sarà facile dato che i Nets, anche se vorranno liberarsi del giocatore, non scenderanno a facili compromessi.
I Boston Celtics non hanno ancora fatto alcuna proposta ai Nets e la data dell’inizio della stagione si sta avvicinando ogni giorno di più. Nelle ultime ore i fan sono letteralmente impazziti a causa di alcune voci che vorrebbero, addirittura, che Kevin Durant stia valutando l’addio al basket. Anzi molte testate parlano di decisione presa a causa del mancato interessamento di altre squadre.
Come è facile immaginare su twitter migliaia di utenti hanno iniziato a rtwittare queste voci, dandole per fondate, e discutendone continuamente. Fortunatamente è intervenuto lo stesso Durant che, dal suo account ufficiale, ha smentito categoricamente queste voci, assicurando di voler giocare ancora per molto.
Anche se poco, all'inizio della stagione c’è ancora tempo e Durant ha nelle proprie mani il suo destino. Purtroppo noi non possiamo che aspettare e interrogarci su quale sarà il futuro di questo straordinario giocatore.
I Celtics metteranno sul piatto una somma tale da strapparlo ai Nets? Qualche altra big si intrometterà nell’affare? O il rapporto fra Durant, Nash e Marks è ancora recuperabile?