Luca Baraldi è stato sentito da Carlino e Stadio. Un estratto delle sue dichiarazioni.

"La domanda sull'andare avanti andrebbe fatta a chi sta decidendo di proseguire in una situazione decontestualizzata dalla realtà. Il momento sanitario sta travolgendo il Paese, continuando a giocare favoriamo la circolazione del virus, come dimostra una settimana con plurimi focolai in diverse squadre di Serie A. Qual è il vantaggio? Dai punto di vista sociale stiamo facendo un danno. senza nemmeno la possibilità di offrire uno spettacolo dal vivo alla tifoseria. Su quello sportivo le partite hanno perso contenuto, ci sono squadre senza giocatori, altre come la nostra che hanno perso il 75% delle partite in casa, per contro vinto sempre fuori. Si sta falsando il risultato. La metà delle gare in questa settimana non si gioca. Infine economicamente il danno è assoluto. Non c'è alcun vantaggio a giocare, i diritti televisivi sono lo 0,0% del fatturato, gli sponsor che prima ancora di cercare visibilità vogliono assistere alle partite, non possono venire. Non riesco a capire gli amministratori delle società che hanno deciso di continuare. Sono scelte che il basket pagherà. Basterebbe ascoltare la gente comune, che chiede ogn igiorno perché proseguire così.
Certe decisioni allontanano imprenditori che si sono avvicinati a questo mondo in modo serio e con passione, come ha fatto Massimo Zanetti, e ora non trovano logica in certe scelte. Il nostro club non è a rischio, ma solo e semplicemente perché alle spalle c'è un azionista che di tasca propria sta garantendo la continuità aziendale della Virtus. Senza Massimo Zanetti la V nera sarebbe una società in grave difficoltà, come lo sono tante altre. Certo che a continuare così c'è il rischio che queste persone, che hanno deciso di essere dei mecenati, si stufino e salutino la compagnia. Oggi di sicuro nel basket ci sono solo i costi, mentre i ricavi sono azzerati o molto incerti
Il derby senza tv? Io non mi sono permesso di commentare il fatto in sé, perché è giusto che si esprima l'opinione pubblica. In questo Bologna è snobbata dal mondo del basket pur rappresentando più di un terzo degli incassi italiani e pur rappresentando buona parte della storia della pallacanestro italiana tra noi e la Fortitudo. Giocare un derby senza pubblico non è bello per nessuno e sarà la dimostrazione che così non si va da nessuna parte.
Fermare le coppe? Certamente, a dimostrazione che Italia e Europa viaggiano sullo stesso piano. Oggi fare sport professionistico a livello nazionale e internazionale è impossibile. Si corre il rischio che le squadre diventino dei vettori di contagio, mentre bisognerebbe fermarsi per un paio di mesi. Il tutto per rispetto delle persone ammalate, per chi lavora negli ospedali e chiede soprattutto prevenzione e per chi lavora in un club."


(foto M. Ceretti - Ciamillo/Castoria . Virtus Pallacanestro)

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