Coach Matteo Mecacci dalla sala stampa della Baltur Arena si è espresso così riguardo le insidie della partita di domenica sera contro la Falts Service Fortitudo Bologna:

“La Fortitudo in questo momento è una squadra ostica da affrontare per qualsiasi avversario, è l’unica  imbattuta avendo giocando una partita in meno, il PalaDozza storicamente è sempre stato un fortino difficile da espugnare in qualsiasi categoria e oggettivamente i dati statistici sono a loro favore: la produzione del quintetto è davvero significativa, tutti e cinque i giocatori sono in doppia cifra di media, la panchina offre il contributo in fase difensiva, i numeri dicono che in questo momento sono il primo miglior attacco e la seconda miglior difesa. Noi dovremo giocare una partita stando all’interno delle nostre regole, cercando di mettere tanta energia perché la Fortitudo con i raddoppi che fa su i portatori di palla e la fisicità che esprime in campo è difficile da affrontare, chiudono bene l’area, sporcano le linee di passaggio per cui noi dovremo perdere meno palloni possibili limitando di farli segnare in contropiede e provando a stancarli muovendo velocemente la palla. 

Sicuramente il record è negativo, in questo momento guardare la classifica secondo me è inutile, le squadre sono compatte, noi sappiamo che dovevamo disputare un campionato difficile, il valore del girone è alto, dopo 8 partite credo che si possano intravedere le squadre che saranno destinate ad un campionato di vertice e quelle, come la nostra, che affronteranno un campionato di sofferenza, tireremo le somme alla fine della fase ad orologio. Oggettivamente tutte le partite e tutti i punti sono importanti, basta pensare che noi abbiamo vinto due gare contro squadre che sono destinate a disputare il campionato di vertice; dobbiamo migliorare, crescere, essere un pelino più fortunati continuando ad allenarci e lavorare sebbene la squadra, dopo la sconfitta di Nardò, non è in un clima allegro però sta cercando di conoscersi meglio e migliorare in difesa, l’infortunio di Benvenuti è stata una batosta di difficile assimilazione ma gli infortuni e gli imprevisti fanno parte del gioco quindi testa bassa e lavorare. 

Gli oltre 80 punti di media subiti a partita sono spiegabili innanzitutto dal valore del girone perché, è vero che la Benedetto ha sempre avuto una grande vocazione difensiva, nelle scorse stagioni siamo riusciti a mantenere a meno di 70 punti di media così come le squadre di prima fascia che l’anno scorso hanno vinto il campionato o ci sono andate vicine come Forlì, Scafati o Pistoia, invece quest’anno, nessuna squadra tiene nessuno sotto i 70 punti, questo vuol dire che il valore del girone è sicuramente più alto rispetto a quello degli anni passati. Sicuramente noi difettiamo ancora di alcuni automatismi difensivi e di alcuni interpreti che possano tenere l’uno contro uno e quindi dobbiamo sopperire di squadra a queste lacune; chiaramente avere un Centro in meno nella partita contro Nardò ha pesato perché con Benvenuti saremmo riusciti a chiudere meglio l’area. Ringrazio la società che ha fatto l’ennesimo sforzo assicurandosi le prestazioni di un ragazzo giovane come Maximilian Ladurner che farà parte del nostro roster e andrà a sostituire Benvenuti, ciò manifesta ancora una volta la volontà della società di rendere la squadra competitiva per giocarsi fino in fondo le proprie chance di salvezza, all’interno di un panorama difficile sia a livello di reperibilità di giocatori italiani sul mercato, che dal punto di vista economico visto che oggettivamente spendere soldi in questo periodo storico e in questo sport non è assolutamente facile e scontato”.

Oggi su Rete8 qsvs (canale 81 del dtt) "Basket Land", alle ore 22.45
La clamorosa vittoria dell'Italia contro gli USA a Colonia