"Siamo felici di questa vittoria, voglio prima di tutto ringraziare Zanetti, Baraldi e Ronci che mi hanno portato qua: non è stato facile lasciare l'NBA ma ne è valsa la pena. Hanno rispettato le mie richieste sui giocatori, e per questo sono grato. Grazie ai tifosi, abbiamo sentito il loro supporto per tutta la stagione, anche quando avevamo un infortunio dopo l'altro e pensavamo fosse una stagione sfortunata. Poi qualche giocatore è rientrato, ne sono arrivati altri e le cose sono cambiate. Ringrazio il team che ha avuto fiducia nel mio modo di allenare, e questo mi ha permesso di alzare il livello degli allenamenti. Ringrazio la mia famiglia. E il mio staff tecnico, tutto, che ha fatto un lavoro incredibile: abbiamo capito subito che c'era una buona chimica, qualcosa di speciale, e non capita tutte le volte. Congratulazioni ai nostri avversari, che non si sono mai tirati indietro. Dicono che sia stata la migliore edizione di questa coppa di sempre, non so se possa essere vero, ma siamo fieri di averne fatto parte."

Cosa significa aver raggiunto questo traguardo? "Noi in questa partita abbiamo fatto quello che ci eravamo prefissati, ovvero prima di tutto difesa di grande livello. Poi dopo il buon inizio sapevamo che loro avrebbero potuto recuperare, ma quella partenza ha permesso di incanalare subito la partita nel modo giusto. Tutti hanno dato qualcosa, chi più chi meno, titolari e non, ed è stata una vittoria di squadra al di là delle prestazioni individuali. Coesione, compattezza, fiducia reciproca: finalmente ho vinto una coppa in casa, finalmente ho visto i tifosi nostri laddove ogni settimana cerchiamo di dare le nostre migliori prestazioni possibili. E' qualcosa di nuovo anche per me, nonostante l'età"

Non avete mai concesso a Bursa un tiro facile. "Abbiamo iniziato la stagione con un basket di attacco che raramente ho visto in carriera, ma mancava qualcosa in difesa. Poi abbiamo perso qualcosa in esteticità, ma abbiamo guadagnato in durezza e maturità. Quando affronti squadre del genere non puoi prescindere dalla difesa sul perimetro, con l'aiuto di tutti, e ora possiamo dire che anche dietro possiamo fare qualcosa di importante nei momenti difficili. Non sempre possiamo affidarci ai tiratori, e ora la sensazione che abbiamo è che non dobbiamo per forza vincere le partite a 100 punti"

Tra i grandi che hai allenato, dove collochi Teodosic? "Intanto vorrei accomunare anche Djordjevic e il suo staff: fin dall'inizio ho sentito il peso della sconfitta contro Kazan, so quanto dolore c'è stato, e voglio includere pure lui nella gioia di questa serata. Ho avuto la fortuna di allenare grandi giocatori, e la fortuna che tutti loro si sono fatti allenare: cosa che è in contratto ma non scontata. Milos lo ha fatto in modo convincente e per questo sono orgoglioso, lui è un giocatore diverso, a volte bisogna concedergli qualcosa, ma da qualche settimana è in un tale tunnel di concentrazione, in un modo di leadership, che posso solo dire di essere fortunato ad allenarlo. Anche avanti negli anni sa fare cose uniche nell'universo europeo. Però bisogna parlare anche di Belinelli, dell'eccellente Weems, del grande lavoro dei lunghi, e di tutti gli altri. Toko, Jakarr, Daniel, e mi dispiace aver lasciato fuori uno come Alibegovic, o Ruzzier e Ceron, o chi oggi è entrato solo per pochi minuti"

C'è stato un momento in stagione che ti ha fatto capire che si poteva arrivare fino in fondo? "Dopo la Coppa Italia non ho mai avuto la necessità di dover fare i complimenti ad un avversario che ci aveva battuti, a parte Sassari che non fa tanto testo. Difficile pensare ad un momento su cui la stagione sia girata. Alla ripresa dopo la Coppa Italia avevamo giocato proprio contro Bursa, vincendo in modo spettacolare, e nessuno pensava che si saremmo ritrovati in finale. Però ero certo che con il recupero della salute la squadra avrebbe fatto passi avanti, oltre all'ingresso di Hackett e Shengelia: solo con operazioni mirate avremmo coperto le nostre lacune"

Cinque uomini in doppia cifra e tanti palloni recuperati. "Sono dati corretti. Siamo una squadra che sta lavorando assieme, e che ha raggiunto un livello difensivo competitivo. Questo ci rende tranquilli quando mancano le percentuali offensive"

Questa serata cosa ti dice? "Che come ho detto non è stato facile lasciare l'NBA, ma ho avuto subito la sensazione che si potesse fare qualcosa di importante. Abbiamo già vinto due titoli, ne abbiamo un altro che vogliamo provare a vincere e dove c'è tanta concorrenza ma dove ci proveremo fin da domenica. Siamo stati primi in regular season, abbiamo vinto la Supercoppa, e se penso alle disgrazie della prima parte di stagione c'è già l'idea di fare un bilancio positivo, ma c'è ancora una competizione nella quale competere"

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