Poteva essere un Natale con tortellino insipido, alla fine con Forlì le cose sono state poi messe a posto e, per questo, tutto è tornato a posto, tavola imbandita compresa. Ora, l’obiettivo è quello di rendere immune da problemi anche il cenone di San Silvestro, sapendo che una vittoria con Cagliari permetterebbe alla Fortitudo di essere, con una giornata di anticipo, campione di inverno. Titolo che sarà anche platonico, ma che intanto sorrise a Brescia tre anni fa, Virtus due, Trieste lo scorso anno. Andate a vedere come sono finite poi quelle tre stagioni per queste tre squadre, e vediamo che di platonico non rimane poi tanto, anzi.

Tredici giornate passate, quindi, dodici vittorie, un dominio nelle classifiche di squadra che vede Bologna avanti (nel girone) come miglior attacco, seconda nel tiro da tre, prima ai liberi, seconda nei recuperi e negli assist, straprima come valutazione. Roba che non si vede invece nelle classifiche individuali, dove nessun fortitudino primeggia in qualche categoria: l’unico che ci va vicino è Hasbrouck, secondo – per centesimali – come palle recuperate. A prova di come la forza di questa squadra sia il poter dividere responsabilità senza dipendere da nessuno: capitava anche negli anni passati, con i roster lunghi voluti da Boniciolli, ma qui evidentemente qualcosa sta andando meglio, e il 12-1 nel bilancio lo dimostra eccome. Ricordando comunque Forlì: basta un tiro sbagliato in più o uno concesso in meno, e tutto torna in discussione.

Cagliari, quindi. Di fatto è il primo impatto tra la Fortitudo e la Sardegna da oltre 20 anni, visto che Bologna (biancoblu) non ha mai incrociato Sassari in A1, e quindi si deve tornare al 1992-93. La Cagliari attuale è una società satellite della stessa Sassari, in una inedita partnership tra casa madre e realtà secondaria che chissà se e come prenderà piede in Italia. Salvezza l’anno scorso a Ovest, quest’anno i sardi si sono ritrovati nel ben più duro girone Est, con l’unico obiettivo l’evitare danni. E le cose non sono finora andate benissimo, dato che di ultimo posto si tratta e 3-10 di record. Però attenti, dato che le ultime uscite sono state ben diverse rispetto ai tracolli iniziali: sconfitta di misura in casa con Udine e al fotofinish a Mantova, la squadra di coach Iacozza - Paolini è stato esonerato a fine novembre - ha poi vinto a Piacenza (Bakery, dove la F perse) e poi in casa con Jesi, a prova di un buonissimo stato di forma. Merito anche del nuovo arrivato Janelidze, che è andato ad affiancare la coppia esterno-interno Miles (21+5) e Johnson (17+9). Cerca spazi l’ex Fortitudo Rovatti (5 punti di media), mentre bottino lo riesce a fare la guardia Rullo (13). Cagliari è la peggiore del lotto come punti subiti e percentuali nel tiro da 3, ma come detto gli ultimi due gol dimostrano che, rispetto a poche settimane fa, ora sia tutta un’altra faccenda.

( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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