Pierluigi Collina è stato intervistato da Alessandro Gallo sul Resto del Carlino.

Un estratto delle sue parole.

Grazie, ma proprio con la 'G' maiuscola. Dobbiamo ringraziare chi ha dato un presente e un futuro a questa società. A Stefano Tedeschi, il presidente. Ha creato un gruppo di persone eccezionali, dando stabilità alla società e assicurando tranquillità alla squadra. Conosco Stefano da 45 anni. Tutti sanno che è un tifoso Fortitudo da sempre. Ora è la persona perfetta al comando, perché garantisce equilibrio. E poi ci sono altre persone: Alibegovic. Teo ha una peculiarità, credo sia l'unico al mondo a essere entrato con decisione nella storia di una società con una sola partita.
 

Caja? 

Non mi stava simpatico, alla guida di Varese o Reggio Emilia, per pensare alle sue ultime esperienze, era un rivale, forse poco simpatico. Ma con quelle caratteristiche che adesso, per lo stesso motivo, lo rendono così amato. Non guarda in faccia a nessuno. Ha dato un'identità precisa alla Fortitudo.
Non sono ancora riuscito a venire al PalaDozza, ma con Lnp Pass non perdo una gara. Quando la Fortitudo era a Forlì ero a Gedda, in Arabia. Credo che le mie urla sul principio di fare fallo su Valentini, per evitare il tiro da tre, le abbiano sentite tutti in albergo.
 

La promozione? 

Caja sta facendo il massimo. L'unica squadra che ci ha messo in difficoltà è stata Verona. Poi dall'altra parte osservo Trapani e mi sembra che sia stata costruita con uno spirito diverso. Ma la Fortitudo c'è.

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