POMPEA BOLOGNA - GRISSINBON REGGIO EMILIA 86-69
Befana con biglietto per Pesaro accluso alla calza, per una Fortitudo che doveva vincere contro Reggio Emilia, vince, e si porta a casa un sesto posto alla fine della regular season che forse non lenirà del tutto le ferite di Natale, ma che vai te a prevedere, a settembre, quando griglie e affini non davano Bologna tra quelle nella parte sinistra della classifica. Lenta carburazione, sorpasso con break a inizio terzo quarto e allagamento generale nei primi minuti dell’ultima frazione: più roba nella calza che non sotto l’albero, quindi, e cinquantennale Fossa celebrato nel migliore dei modi.
Si parte con festeggiamenti per l’enfant Candi e il saluto in parterre a Riccardo Fogli, e il risultato finale di Treviso che rende la partita, di fatto, uno spareggio. E con Reggio più scattante, con Johnson-Odom a zompettare i suoi appoggi per l’8-2 del via. La Fortitudo si ricompatta, mette per un attimo il baso avanti (tripla Cinciarini), ma non abbastanza per chiudere in vantaggio un primo quarto esalato sul 17-19.
Meglio con le seconde che non con le prime linee, Bologna trova maggiore stabilità con Cinciarini e Mancinelli, toccando i 5 di vantaggio (31-26) prima di vedere Reggio riemergere tra qualche persa di troppo e una minor difesa del fortino nel pitturato. Manca continuità, 5-12 di break negli ultimi minuti e 36-38 al 20’.
Per breakare serve togliere da Leunen i pannolini e ridargli il calibro per infilare due triple, e allungare con 6 filati di un ispiratissimo Fantinelli. Messi dieci tra una e l’altra, la partita però non prende immediatamente la strada di casa, perché Reggio non ci sta, sfrutta due fischiate pesanti ma forse legittime (antisportivo a Leunen e poi, in altra azione, tecnico a Martino), e pur non facendo il pieno dalla lunetta rientra fino al 61-57 del 30’.
Si mette in proprio Aradori, ringiovanisce Mancinelli, e messo il risultato in fresco il resto è solo un arrivare a fine sfiorando il ventello, salutando Lassie Hasbrouk e Gennaro Sorrentino sparsi per il Paladozza, e festa generale.
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)