Derby tra fratelli Cinciarini, quello di domani. Damiano Montanari per il Corriere dello Sport li ha sentiti entrambi. Un estratto dell’intervista doppia.

Daniele – “«Dopo due sconfitte, abbiamo voglia di riscattarci. Dovremo concentrarci su noi stessi, sapendo che Milano si può battere prima con il cuore e con la voglia di fare e poi con la tecnica.
Mio fratello? Lui è un play vecchio stampo, con grande visione di gioco, intelligenza cestistica e carisma. Io una guardia pura, un realizzatore.
I momenti belli e brutti? Il momento più bello la prima partita giocata da avversari in Serie A: io a Montegranaro, lui a Biella. Il più brutto quando mi ha rotto il naso in un'entrata. Giocava a Caserta, io a Milano.
Giocare assieme? Fino a quando giocherò ci spererò, ma il tempo stringe. Chiamarlo in Fortitudo? Mi piacerebbe. Ma sarà ancora legato a Milano per altri due anni.
Cosa gli dirò domani? Lo saluterò e lo abbraccerò. Mi auguro non faccia il guastafeste alzandosi dalla panchina come al solito...”



Andrea – “A Bologna non sarà facile. La Fortitudo è una squadra esperta e assemblata molto bene. Loro in casa amano correre. Difenderemo con durezza e aggressività da Eurolega.
Mio fratello? Se cercassi un realizzatore, sceglierei tutta la mia vita mio fratello. Se mi servisse un play, prenderei sempre me.
Momenti belli e brutti? Il più bello è quando abbiamo giocato insieme in Nazionale ai Giochi del Mediterraneo allenati da Recalcati. Più che un momento, la cosa brutta è che, con la nostra vita da cestisti, non riusciamo a passare del tempo insieme.
Giocare assieme? «Sarebbe un sogno. Altrimenti giocheremo al Campetto finite le nostre carriere. Damele a Milano? Se vuole venire, per me va benissimo. Scherzi a parte, ha fatto una scelta di cuore per restare a Bologna, rinunciando anche a dei soldi.
Cosa gli dirò domani? Lo abbraccerò. Poi giocheremo e sarà... guerra”

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