Scoperto che il pane mangiato in trasferta a volte può essere buono così come quello sfornato in casa, la Fortitudo che torna al Paladozza è una squadra che avrà ancora i suoi limiti e i suoi difetti, ma che con la vittoria di Nardò (dove dovrebbe accasarsi Giovanni Pini, tra le altre cose) ha per un attimo messo da parte tutte le discussioni sulla necessità del mercato, facendo tirare un sospiro di sollievo alle casse societarie che da quel lato preferivano non sentirci. In attesa di capire se e quanto durerà - anche perchè, per tante ragioni più o meno dichiarate, non è che ci fosse gran che in vetrina - almeno l'argomento si è sedato, fino alla prossima partita che non verrà vinta.

Nardò ha dimostrato che Thornton può essere la guida della squadra, che girando in un certo modo la palla si possono fare bottini ben condivisi e che si può anche difendere senza prendere dei 50% al tiro pesante. Poi è chiaro, di una partita si tratta e c'è troppa esperienza in chi guarda per pensare di poter rendere fissa una storia di una sera. E allora, come capita nei giorni successivi agli sfondoni, cercare di resettare e ricordare che la classica rondine primavera non è. Ma se è passata, almeno, cercare di farla tornare potrebbe essere cosa buona e giusta.

San Severo, quindi. Con l'antico precedente di quel playoff di 12 anni fa, quando i pugliesi arrivarono da semisconosciuti al Paladozza, si fecero piallare di 50 punti o giù di lì in gara 1 (con il Faraone a guardare la partita nascosto dietro una tenda) per poi fare gol in gara 2, a ricordare alla Bologna di oggi che i successi precedenti non porteranno ad un vantaggio nelle palle a due ancora da alzare. Più bassi che alti per i gialloneri, che sono 5-10 e che in trasferta hanno vinto solo una volta, di uno a Mantova, a fine novembre, e 3 sconfitte di fila nelle uscite più recenti. Un po' di smottamenti hanno portato all'arrivo del factotum Raivio (15+7) e dell'alona Tortu, in un roster dove rimane l'ex Ed Daniel (13+10) laddove si segna davvero poco - penultimo attacco - e la difesa non lavora male, ma non abbastanza per sopperire alla sterilità offensiva.

Si gioca domenica, ore 18, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.

(Foto Ciamillo)

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