Amichevole ufficiale, forse un pochino meno dell’appendice della “finale scudetto” che almeno avrà qualcosa in palio (anche se ormai il clima è vacanziero). Alla fine l’ultima di A2 per la Fortitudo non sarà epica come altre ultime di A2 (lo schiaccione di Comegys nel 1993, l’invasione di campo alla scoperta del playoff contro la Virtus nel 1988 a promozione già ottenuta), e quindi è l’occasione per allargare i festeggiamenti e dare spazio a un po’ tutti. Con Delfino a divertirsi, gli altri a dare spettacolo senza perdere mai di vista il fatto di volerla comunque vincere. Poco altro da dire, davvero, se non il fatto di aver eguagliato l'ormai famoso record della Yoga di Mauro Di Vincenzo con 25 vittorie e 5 sconfitte.

Ora, appunto, la finale contro Roma. Che conterà quel che conterà, ma che sarà soprattutto l’occasione per il saluto finale agli eroi di questa squadra, dato che per forza di cose svariati soggetti non saranno più a roster il prossimo anno. Che la si veda così, in modo da rendere più accettabile l’idea di non poter già prenotare le ferie del prossimo anno. Intanto, una Pasqua di totale serenità, gioia, varie ed eventuali: gioia collettiva, alla fine di una stagione che facile dire sarebbe andata in questo modo. Ma che non era per niente scontata, altro che.


In ginocchio da te - Il ritorno del buffet in sala stampa: queste sono le cose che ci piacciono. E, da addetti ai lavori, un applauso ad Andrea Tedeschi: stagione indimenticabile anche la sua, al netto del fatto che The Voice of Italy fosse un pesce d’aprile. Ma ora sono loro a rimetterci a non chiamarlo, altro che.

Non son degno di te - Ma uno spazio anche per lo scrivente, in questa squadra, non la troviamo? Se Guido Bagatta ha giocato contro l’NBA, qui non si può fare niente? Partirà la contestazione, coach, sapevatelo.

(FOTO DI VALENTINO ORSINI/ FORTITUDO PALLACANESTRO BOLOGNA)

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