Un tempo da non pervenuta, come successo con Mantova, e una rimonta che non porta a nulla: la Fortitudo perde la sua terza partita consecutiva contro squadre della bassa classifica, andando a scoperchiare una situazione desolante e mentalmente, più che tecnicamente, da necessitare un punto e a capo. Senza Fantinelli, con Candussi dentro e con Davis in rampa di partenza, la Fortitudo ha nuovamente palesato scollamenti interni, voglia di sudare a corrente alternata e troppe faccende irrisolte che vengono a galla quando c’è da provare a compattarsi. Troppo, troppo, troppo, con Dalmonte in chiaro isolamento di fronte a giocatori che vanno fin troppo di testa propria.

Si parte con impatto imbarazzante, tra 5 perse nelle prime azioni, faticosi rientri difensivi e giocatore fermi sia davanti che dietro. Candussi deve salire a sostituire un confuso Barbante dopo poco, e cercare quasi da solo di limitare una Ravenna che, senza nemmeno tanti miracoli fare, dieci punti di vantaggio se li procaccia quasi subito e fino al 10’ se li porta, per il 23-13.

Continuando a non alzare le braccia davanti ai tiri avversari è normale che Ravenna giri la palla in modo facile facile arrivando al doppiaggio (36-18) prima della metà del secondo quarto. Sprazzi senz’anima evitano di scendere già al ventello, 50-34 al 20’ senza nemmeno tanto da raccontare, se vogliamo.

L’ala bolognese del pubblico chiede che qualcosa venga tirato fuori dai sospensori dei giocatori biancoblu, e tra stanchezze ravennati e un barlume di logica in più ecco che si prova a fare come con Mantova, ovvero il risveglio dopo l’intervallo. Qualcosa lo si mangiucchia, il primo segnale di un altrimenti non pervenuto Aradori porta Bologna a -8, si pasticcia ma Ravenna non ha la stessa ispirazione (e autostrade deserte) del primo tempo. E 62-53 interno al 30’.

Il protagonista non previsto diventa Panni, che lasciato libero di scorazzare a suo piacimento delinea l’8-0 di parziale che mette davvero la Fortitudo a ruota di Ravenna. Quasi incredula, Bologna si limita a raccogliere i frutti di una difesa appena decente ma sufficiente per azzerare una Romagna non più solatia, con tanto di impatto a quota 70 di Cucci e sorpasso di Panni dalla lunetta. Ci sarebbe di che sognare, poi Musso riscatta una atroce serie di ciapanò per il +1, Thornton si impappina distruggendo l’azione offensiva bolognese, Anthony e Thornton si annullano dalla lunetta, ma Panni esagera nella zingarata. Niente da fare, ma qui qualcosa non funziona, chiaramente.


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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