Dino Meneghin è stato intervistato dal QS.
Un estratto delle sue parole

Guardiamo i dati che emergono giorno dopo giorno, al rientro dalle vacanze. Immaginare stadi e palazzetti pieni darebbe i brividi, tutto tornerebbe al punto di partenza. A molti sfugge la
gravità di tutto questo, urge prudenza. Ma si deve giocare, e con distanziamento e mascherine si può pensare alla presenza di un certo numero di tifosi.
Per le coppe? Spostamenti, viaggi, oggi modalità impossibili. E guardiamo anche alle competizioni "minori", dove i club hanno meno potenza economica e maggiore dipendenza dai botteghini, per di più viaggiando con destinazioni più lontane dalle grandi metropoli. Una "bolla" come Orlando, anche per questioni di calendario, è impossibile in Europa.
Milano favorita? Sì, Milano favorita, per un mercato importante e per la capacità di un coach che ha anche compiti di programmazione. I tifosi ovviamente faranno gli scongiuri. Al suo fianco vedo la Virtus di Sasha e squadre equipaggiate come Venezia e Fortitudo.

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