Per spiegare la sconfitta di ieri sera della Virtus bastano un paio di numeri. 24-38 a rimbalzo (e 11 offensivi per lo Zalgiris) e 33 tiri liberi concessi. Al netto di una sterilità offensiva notevole - a parte ovviamente un magnifico Teodosic da 21 punti e 12 assist - il problema principale, ancora una volta è stato sotto canestro. Lo Zalgiris - messo benissimo in campo da coach Maksvytis - è andato costantemente sotto e ha evidenziato in maniera impietosa i problemi del reparto lunghi bianconero, che altre volte erano stati occultati dall’ottima prova degli esterni o da grandi serate al tiro, ma ieri no.
Ieri nessuno dei lunghi bianconeri è stato nemmeno lontanamente sufficiente, nè Jaiteh-Bako, quelli dall’ottimo rapporto rendimento/costo, ma nemmeno chi ha pedigree e stipendio ben superiore, ovvero Shengelia e Mickey. Da un lato c'è una condizione fisica non ottimale per molti effettivi, dall’altro però è presente un problema strutturale che la Segafredo si porta avanti da inizio stagione, e che a differenza degli avversari di ieri - che dopo due infortuni sono andati sul mercato immediatamente prendendo Taylor (decisivo) e Polonara - finora non è stato affrontato con un intervento sul mercato.

Se quello di ieri era un primo spareggio per i playoff di Eurolega, si è visto chiaramente chi ha un reparto lunghi da playoff e chi attualmente non ce l’ha. La sconfitta di ieri peserà parecchio, soprattutto lo 0-2 nel doppio confronto.
Nel post partita Scariolo è stato chiaro, dicendo che noi non abbiamo l’ansia della classifica, non possiamo permetterci di averla, ma è anche vero che i playoff di Eurolega sono stati più volte indicati dalla proprietà come obiettivo stagionale. Se questo non è cambiato, prendere un lungo di livello con forte attitudine al rimbalzo potrebbe aiutare molto.
Domani - intanto - arriva l’Olympiacos.

(foto Virtus Pallacanestro)

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