(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Pietro Aradori, in occasione dell'incontro tra tifosi e squadra al Fortitudo Store, ha parlato del momento suo e della squadra.

“Sicuramente stiamo facendo un grande campionato, io personalmente non so se sia il migliore da quando sono qui perchè ne ho fatti altri buoni ma è un gioco di squadra e i risultati avvalorano quanto fa il singolo. Ad agosto nessuno pensava che saremmo stati in questa posizione di classifica a dicembre, ma siamo in ballo e vogliamo ballare.”

Con Nardò è stato decisivo il finale. “Avevamo perso partite allo scadere, questa volta è andata bene a noi. E' stata una vittoria sudata, ce la prendiamo tutta, continuiamo il nostro percorso”

Anche oggi al Point c'è tanta gente. “Non servivano altre prove per quanto il pubblico ci sia vicino, anche di martedì sera, con il traffico, questo si somma ai 5000 che ci vengono a vedere tutte le domeniche”

 

Aradori
Aradori al Fortitudo Store - Foto Mauro Donati

 

La prossima avversaria

Sabato arriva Trieste. “Non tutte le partite sono uguali, anche se contro di noi al Paladozza tutti tirano fuori il proprio meglio. Ogni squadra contro cui giochiamo è un trabocchetto, Trieste è una di quelle che in estate si è esposta di più, all'andata abbiamo fatto una ottima partita contro una squadra che era in difficoltà, ma ora si sono migliorati. E' una delle migliori, una delle favorite.”

I tifosi sognano la serie A. Dove potete arrivare? "Come ho detto, siamo partiti molto forte, siamo in una posizione che all'inizio del campionato non era prevedibile ma ce la siamo meritata. Siamo lì, tutto quello che succede ce lo prenderemo, siamo in ballo, ripeto. Ci sono squadre che hanno l'obiettivo di salire ma noi cercheremo di competere con i migliori come abbiamo fatto fino ad ora."

 

Il clima nello spogliatoio

Gli americani si sono integrati molto bene. "Anche in altre stagioni c'erano belle situazioni e buoni spogliatoi, ma non basta per vincere. Sul campo siamo affiatati, è innegabile che il coach sfrutti molto il quintetto rispetto alla panchina e chi entra cerca di farsi trovare pronto. In allenamento nessuno si tira indietro, ognuno conosce il proprio ruolo, e questo ti porta a vincere le partite: non solo quelle che vinci di 20 ma anche quelle su campi difficili o quando magari qualcuno è sottotono"

E in campo si vedono i risultati. "Noi siamo ogni giorno lì con la testa, con il fisico, e poi lo portiamo in campo alla domenica. Ci alleniamo forte perchè vogliamo vincere, non andiamo in palestra pensando a come viene viene"

A 35 anni stai dominando, quale è il tuo segreto? "Fisicamente mi sento meglio rispetto a 4-5 anni fa. E' l'allenamento fatto nella giusta maniera che fa la differenza, senza strafare ma mantenendo l'equilibrio del cercare di migliorare ogni giorno. Poi serve la passione, e quella non manca, assieme al fisico e alla testa"

Caja ti ha dato grosse responsabilità. "Ci conosciamo da tanti anni, sa quale sia il mio valore fin dai tempi di Milano quando io avevo 18 anni e lui mandò via tanti giocatori per tenermi. Sposo in pieno il suo modo di stare in campo, su entrambi i lati"

 

Il video grazie a Sport Press
 

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