Coach Sergio Scariolo ha parlato con i giornalisti in conferenza stampa prima dell'inizio dei playoff.

E' vero che arriviamo ai playoff di rincorsa come condizione fisica e recupero dei giocatori. Ma abbiamo eccellenti sensazioni, ottima settimana di lavoro, siamo veramente pronti. Ma saremo pronti se saremo consci che ci saranno molti ostacoli.
Qui c'è una pessima cultura sportiva, l'abitudine a pensare che la squadra migliore debba sempre vincere. Se fosse così potremmo anche ritirarci dal campionato, perchè teoricamente non lo siamo. Vogliamo iniziare a competere, sappiamo che abbiamo situazioni fisiche da migliorare.
Già da domani avremo i 12 giocatori più idonei per affrontare le serie. Pur avendo chiaro che le decisioni non sono scolpite nella roccia, possono esserci aggiustamenti e scelte tecnico/tattiche. Abbiamo ruoli e rotazioni chiari, ma mi riservo la necessità di fare aggiustamenti in corsa.
Teodosic? C'è, sta un po' meglio, con certe limitazioni. Ma ha un'intelligenza superiore, ha capito quel che abbiamo fatto quando non c'era. Fisicamente andrà dosato, andrà in crescendo. C'è la questione compagni, perchè la squadra con lui e senza gioca in modo diverso. Sono loro che si devono riabituare a lui, facendo una serie di aggiustamenti.
Il mio futuro? Sono concentratissimo sui playoff, ho motivazione e voglia di vincere, pur con la coscienza che partiamo di rincorsa, e non solo per il fattore campo. Le serie e le partite si affrontano una per una, con la massima concentrazione. E non possiamo volare troppo alto, ci saranno momenti difficili e di tensione, dovremo essere pronti ad affontarli di squadra, e con classe, esperienza e maturita.
Brindisi? Ha velocità, attacca molto bene in contropiede, ha eccellenti giocatori di 1vs1 e sono ottimi a rimbalzo d'attacco. E ricordiamo bene che sanno recuperare con grandi parziali. Sono ben allenati e con equilibrio dentro/fuori, molto temibili.
La condizione della squadra. Alcuni stanno molto bene, altri meno. E' più un discorso individuale che collettivo. Alcuni devono recuperare forma, altri ritmo, ad esempio Isaia Cordnier, la cui assenza per noi è stata devastante. Fisicamente sta bene ma deve ritrovare il ritmo.
Le gare non sono più tutte ogni 48 ore. C'è un giorno in più per riposare per determinati giocatori, è difficile dire se è uno svantaggio o un vantaggio. Dal punto di vista tattico le partite le prepari in un giorno, l'abbiamo fatto tutto l'anno. Pensiamo alla prima partita, poi il primo giorno si fanno terapie e lavoro tattico, e il secondo si rimettere benzina con l'allenamento.
I contatti con Toronto e Madrid. Ho informato la società puntualmente di tutto quanto succedeva. I Raptors hanno chiesto il permesso per questa "intervista", è stata una buona conversazione con gente con cui ho vinto un titolo, sono quasi amici. Credo che le cose siano state fatte in maniera corretta, alla luce del sole. Nella NBA nessuno farebbe questa domanda. Oggi dicevo scherzando ai miei giocatori che il pomeriggio della finale degli Europei ho visto in diretta il loro allenamento mandando le correzioni e le osservazioni in diretta agli assistenti, finendo mezz'ora prima di mettermi la divisa e andare alla partita. La concentrazione è al 100% su questo playoff e sento una buona connessione con la squadra. E' il momento di divertirsi e giocarsi qualcosa. Il futuro? E' domani.
Di Madrid non ci dici niente? No perchè non c'è niente da dire.
Segnali da Jaiteh e Mickey? Sicuramente segnali confortanti, le scelte sono queste. Fiducia anche in Bako, che ha meno esperienza. La scelta di partenza non è da considerarsi definitiva. Se lo diventasse sarebbe una buona notizia.
Con Milano vinto 4 volte su 5, eppure la percezione è che partano avanti loro. Noi accettiamo il fatto di essere sfavoriti con umiltà. La dimensione dei roster è molto diversa, la percezione è generale è per quello. Perchè sono i campioni in carica, hanno vinto la regular season e partono davanti a tutti. Dobbiamo essere coscienti che partiamo da dietro, se arriveremo lì. C'è da tenere la testa su Brindisi, e anche i tifosi hanno una partita da giocare e una squadra da spingere, e ieri sono venuti dopo l'allenamento a darci il loro affetto. Accettiamo la nostra dimensione e partiamo di rincorsa.
Cosa darebbe vincere il titolo? Ne ho vinti tanti, ma ogni titolo ti motiva. Quel che mi motiva è il cammino per arrivarci. Che la squadra sia compatta e presenti una buona pallacanestro, come ha fatto per molti momenti della stagione. Queste sono le cose importanti. Poi sappiamo che se sei la seconda squadra a giudizio di tutti devi arrivare in finale. Lo accettiamo, poi se saremo lì vedremo. Ma non è scontata. Bisogna vincere la partita, poi la seconda, e così via.

Il video, grazie a Sportpress.

https://youtu.be/6CcgjXUZoHU

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