L'avvocato Giovanni Pennica - socio e consigliere Fortitudo - è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

"Mi sono avvicinato attraverso la famiglia Tedeschi. Tra me e loro ci sono da sempre amicizia e stima. Io sono abbonato all'Aquila con tutta la famiglia, mia moglie Elena e i nostri due bambini Orlando e Ramirez. Andrea Tedeschi sapeva della nostra passione per la Fortitudo e credo di essere stata una delle prime persone che ha avvicinato per questo progetto. Mi chiese se avessi interesse a partecipare a questa nuova avventura, da subito ne sono stato molto felice. Non conoscevo Stefano, ma dal primo incontro ho subito sentito una grande intesa con lui, sia a livello progettuale, sia a livello umano: nel tempo, a mio avviso, sta progredendo. Io sono in consiglio perché me lo ha scritto Stefano. Ho seguito poi tutta la parte dell'acquisto, trattativa che è stata complessa ma in linea con la complessità dell'acquisto di una società sportiva. Rispetto ai valori economici, vi è una complessità di struttura di cui tenere conto. Alla fine in Fortitudo sono cinque società: la nostra Sporting Fortitudo, Fortitudo 103, il consorzio Club Fortitudo, Academy e lo Store, ma tutte ricadono sotto la Fortitudo. Si è arrivati alla fumata bianca grazie alla buona volontà di tutti – compresi l'avvocato Armaroli e i dottori Pezzi e Gaiani – e alla pervicacia di Stefano Tedeschi, che è stato un elemento fondamentale. In ultimo, ringrazio anche il socio Battelli.
La società è molto solida, perché tutti i soci sono persone molto serie e desiderose di fare il bene della Fortitudo".


(foto Fortitudo 103 - Schicchi)

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