Davide Moretti è stato sentito da Damiano Montanari per il Corriere dello Sport. Un estratto dell’intervista.

"Sono tornato domenica scorsa. Sono qui a Roseto, nella casa delle vacanze della mia famiglia. Sto bene.
"Solo il Texas è grande il triplo del nostro Paese. Mi chiedevo come fosse possibile che emergessero meno casi che da noi. La mia ansia era che potesse scoppiare una situazione anche peggiore di quella che stiamo affrontando qui. Una volta che hanno fermato il campionato e chiuso la scuola, ho cercato di venire via il prima possibile. Fare un'eventuale quarantena a Lubbock, nel deserto texano, a sei ore di macchina da Dallas, non era una prospettiva appetibile. Trovare un volo per l'Italia non è stato facile. La settimana scorsa ce n'erano solo due per l'Europa. Ho preso quello per Francoforte e da lì sono sbarcato a Roma. Anche se la mia famiglia vive a Bologna, ho preferito venire qui a Roseto, perchè so che in questo periodo è poco frequentata e ho la mia ragazza vicino. Penso che, appena sarà possibile, anche i miei genitori e mio fratello mi raggiungeranno.
Il futuro? "La grande confusione creata dal Coronavirus mi ha un po' messo il bastone tra le ruote. In estate avevo in programma di fare un workout con una squadra NBA e di inserire il mio nome nel Draft. Purtroppo dubito che succederà. Al momento sono aperto a tutte le possibilità che si presenteranno. Mi piacerebbe concludere il mio ultimo anno in NCAA, ma valuterei anche offerte dall'Europa e dall'Italia. Sono cresciuto avendo come modelli mio padre Paolo e Manu Ginobili, due ex virtussini. Se la Segafredo un giorno si interessasse a me, valuterei l'ipotesi con grande attenzione, come del resto farei con altri grandi club.
Le Olimpiadi? Io sogno fin da bambino di diventare il play della Nazionale. Se ora è tutto fermo, non capisco perché si dovrebbe disputare il preolimpico. Se fossimo eliminati senza poter giocare, sarebbe una grande ingiustizia"

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