La proposta di legge di riforma dello sport - fortemente voluta dal ministro Spadafora - è stata bloccata proprio dai vertici del suo partito, il Movimento 5 Stelle. Come spiega Repubblica l'idea che trapela è quella che il partito vorrrebbe bloccare l'ampia riforma che abbraccia tutti i settori del mondo sportivo, dai mandati dei presidenti di Federazione alle tutele e garanzie per i lavoratori, e spingere Spadafora a rimettere la delega allo Sport.

Secondo la ricostruzione del quotidiano, sarebbero troppe le cose che non vanno nel testo, pur riveduto e corretto più volte, di Spadafora: ad esempio, non si sa se i mandati dei presidenti federali devono essere consecutivi o meno (riguarda anche Petrucci). Non si sa se il ministro ha intenzione o meno di tenere conto della Legge Lotti che prevede che chi ha superato i tre mandati (e l'elenco è lungo, da Barelli a Binaghi, da Urso a Chimenti, passando per Luciano Rossi ed Aracu...) possa ricandidarsi per l'ultima volta. E con un mandato pieno, un quadriennio, e non con un anno solo come suggeriva il ministro. Oppure con una legge che il prossimo gennaio cancellasse chi è stato eletto in autunno..
Insomma, per ora nulla di fatto, e Repubblica ventila anche la possibilità che Spadafora possa essere dirottato ad altro incarico in un prossimo rimpasto di governo.

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