Marco Calamai è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Il derby in cui sbagliai due liberi? Eravamo sotto di 16 punti dopo 15 minuti, poi grazie all'apporto di Schull e di noi ragazzi della panchina, avevamo riacciuffato la Virtus. A sei secondi dalla fine, mentre stavo andando a schiacciare, subii un duro fallo da dietro di Rundo che mi mandò in lunetta. Il giorno prima avevo vinto una sfida ai liberi con Schull, segnandone 49 su 50. Ma li sbagliai entrambi e perdemmo 71-70. Schull si fiondò negli spogliatoi dove ruppe una porta con un calcio. A me nessuno disse niente ma ero sotto choc, tanto che dimenticai in palestra la mia ragazza del tempo, cominciando a vagare per le strade di Bologna. Fu un compagno di scuola a trovarmi, a caricarmi in macchina e a portarmi al Wolf a bere qualcosa per risollevarmi. Ero astemio.
Nell'estate 1992 Renato Palumbi, allora presidente biancoblu, mi contattò. Io reduce da una buona stagione a Firenze, lui cercava un coach combattivo che conoscesse l'ambiente e potesse essere un educatore per la squadra. Accettai. Giorgio Seragnoli, che era ancora solo un investitore, mi chiese di allestire un roster che potesse entusiasmare il pubblico, riempire il Paladozza e far divertire... sua madre! Presi Fumagalli come play, Comegys sotto canestro, Pieri come guardia e confermai Alibegovic. Disputammo un'ottima annata, ma prima dei playoff si incrinò il rapporto con Seragnoli, ancora non so perchè. Il gruppo fu affidato al mio vice, Dario Bellandi, che conquistò la promozione in A1.
Il 17 luglio 1995 assieme all'associazione 'La Lucciola' fondammo gli Over Limits, il gruppo di ragazzi disabili a cui insegno pallacanestro ancora oggi, avendo aperto nel frattempo 32 centri in Italia e avendo insegnato a livello universitario i miei metodi di lavoro.
Il 2013? Christian Pavani, oggi presidente biancoblu, mi contattò per ricoprire la figura di Garante per la tifoseria che, dopo la fallimentare gestione di Sacrati, si era divisa. Decisi di dare il mio contributo. Parlai con i vertici federali, come presidente scelsi Dante Anconetani dopo aver parlato anche con Daniele Albertazzi, e aiutai a costruire con poche risorse una squadra che concluse la regular season in vetta con Tortona, perdendo al primo turno playoff nello sfortunato confronto con Cento. Mi dimisi, era finito il mio tempo"

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