A vederla da fuori, ci sarebbe di che prendere popcorn e patatine (cit.) e osservare non solo i guai in campo, ma anche le diaspore tra osservatori. Quelli che prima dell'estate festeggiavano il passaggio da Martino e Sacchetti, perchè Ora si fa il salto di qualità, basta con quello che usava solo i vecchi, che non faceva giocare Dellosto e che perdeva male derby e Pesaro. E adesso è un Si stava meglio prima, questo è bollito, abbiamo lasciato andare quello bravo eccetera. Detto per pura curiosità che Sims viaggia a 13+7 giocando meno di 20' come per astruso regolamento locale e Robertson in Spagna fa 16 con 45% sia da 2 che da 3, che Daniel in Grecia ha appena esordito e che Stipcevic in Slovenia fa 13 di media (tirando non benissimo, però), per ora forse è il caso di preoccuparsi più per come sono arrivate le sconfitte che non per le sconfitte in sè. Ovvero la poca verve contro Roma e Varese, quelli sì i veri drammi di stagione, quando il roster non era nemmeno tanto limitato. Perchè con Milano e Brindisi forse si sarebbe perso uguale, mentre Bamberg rientra, quasi ahinoi, nell'ambito delle gite enogastronomiche. Dei tedeschi, che come da blog sul loro sito si sono sorpresi di come arrivati a Bologna e ritenendo che la carbonara fosse il piatto tipico cittadino, si siano sentiti rispondere con improperi dialettali (e buon che non hanno chiesto gli spaghetti alla bolognese).

C'è poco da fare calcoli o critiche: ok, la squadra non è stata costruita bene, Fletcher è basso, Mancinelli è vecchio, Happ non difende, i giovani sono giovani eccetera. Ma finchè si gioca con 3 titolari fuori, difficile buttar croci addosso: piuttosto, come già segnalato, è peggio l'atteggiamento di chi non torna in difesa, di chi la dà per persa dopo il primo errore, di chi non riesce a fermare le onde avversarie al primo salir di marea, di chi pare a volte giocare più per le cifre che altro. E senza un feedback del pubblico - che comunque non sembra empatizzare più di tanto per la truppa - per ora è tutto discretamente fosco. E chissà cosa potrà dare Saunders, che dai racconti pare essere un upgrade di Fletcher: utile, ma con il rischio di essere condimento sui maccheroni di chi, invece, ha bisogno di bevande.

Treviso, quindi. Antica rivale ai tempi degli scudetti, recente rivale ai tempi della A2, e ora unica del lotto ancora ferma ad una sola vittoria, anche se con due partite giocate in meno. E proprio per questo che in Veneto sono preoccupati, perchè per motivi di altrui Covid a Menetti sono saltate le ultime uscite, e quindi non c'è agonismo dal 18 ottobre. Prima, l'esordio positivo - in senso di campo - con Trento e poi tre sconfitte filate, con calendario non facilissimo (Milano-Brescia-Brindisi) e tanti punti presi. Tra le peggiori fin qua nell'ambito delle stats difensive (63% da 2 e 44% da 3 concesso), Treviso ha bisogno di punti e ha da poco liberato l'USA Tyler Cheese e aspetta di far esordire l'ala polacca Michal Sokolowski. Per il resto, i 20 di media di Logan, i 7 assist a partita di Russell, e la legna già conosciuta a Bologna, da entrambe le parti, di Imbrò in regia e Chillo in area. Sempre a porte chiuse, ovviamente, e una idea: sarà triste, ma perchè non provare ad irradiare - anche per evitare il solito reggaeton - i cori della Fossa e limitrofi? Malinconico, ok, ma piuttosto che lo strisciare delle scarpe ed Elettra Lamborghini...

(Foto di Valentino Orsini/ Fortitudo Pallacanestro Bologna)

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