NARDO'-FORTITUDO, IL PREPARTITA

Tanti sogni di voler aggiustare un po' le cose durante la piccola pausa natalizia, poi il non migliorare della situazione di Aradori e il resto delle faccende che poco si sono volte verso il bel tempo, e allora è chiaro che non è stato il tipo di lavoro che avrebbe voluto Dalmonte. Lasciando da parte le soap su chi potrebbe andare via della triade Davis-Paci-Biordi, e su vincoli e laccetti che suggeriscono di guardare solo pochi negozi di rifornimenti, e rinviando a successive puntate la querelle tra proprietà e curva, alla fine si torna a quei tempi in cui tutto sommato è bello parlare di campo, qualsiasi campo sia, per distrarsi un po'.

Ok, poteva andare peggio, poteva andare meglio, ma intanto la squadra torna in campo guardandosi in una metà classifica dove è poco scalare posizioni, ma dove è chiaro che più del 7-7 di bilancio quello che fa storcere il naso è quell'adeguarsi ad una monotonia di fin troppo evitare passi più lunghi della gamba e cose di questo genere. Va bene, ma senza obiettivi, senza nemmeno giovani da aspettare, la vogliamo dare una ragione di passione a questa piazza?

Nardò, quindi. Quasi sconosciuta ai nostri occhi quando arrivò al Paladozza (e finì 86-62 per Bologna), in Puglia hanno cambiato marcia dall'arrivo dell'esterno Russ Smith, che pur non essendo l'uomo dei record dell'NBA come scritto da qualche giornale locale un mese fa (ha fatto sì un 65 in D-League, ma al piano superiore ci ha giocato pochino pochino) sta fatturando 27 punti di media con il 41% da 3 e, insomma, ultimamente sono 6-1 e fanno canestro, tanto. Quasi 90 punti segnati a partita nelle ultime uscite, a Nardò, dove di recente c'è stata la crescita dell'ex Borra (ancora indietro di preparazione all'andata, ora può fare doppia doppia senza problemi). Buon bottino lo porta Mitchel Poletti (17), allena Gennaro Di Carlo, 8-6 il record per i pugliesi.

Si gioca mercoledì, ore 20.45, diretta LNP Pass,  E’Tv-Rete7 (canale 10 DTT Emilia Romagna ed in streaming)  e Radio Nettuno Bologna Uno.

(foto Marco Pregnolato)