L’ex capitano Fortitudo Giacomo Zatti, da Santo Domingo, è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell’intervista.

“La situazione qua? Per il momento l’allerta è molto bassa, ci sono 11 casi in tutto. Stiamo tutti attenti, evitiamo i contatti, ci laviamo spesso le mani e aspettiamo gli eventi. Il mio ristorante sulla spiaggia è aperto, al momento non ci sono restrizioni. Hanno chiuso i voli dall’Europa e da alcune zone del Sudamerica e il lavoro ne ha inevitabilmente risentito.
Mi sembra che all’inizio ci sia stata troppa indecisione nell’affrontare questo problema. Con il senno di poi, considerata la gravità della situazione nel mondo, anche se molti tendono ancora a sottovalutarla, bisognava probabilmente giocare subito a porte chiuse e, poco dopo, bloccare i campionati. Sarebbe servita maggiore responsabilità a livello europeo e anche l’NBA ha sbagliato. Tuttora mi sembra che l’America stia sottovalutando il problema.
Finire il campionato in estate? Io penso che giocare nei palazzetti in estate inoltrata sarebbe molto caldo. Bisognerà capire bene quanto durerà la sospensione, magari si potrebbero stringere i tempi disputando due gare alla settimana. Vedremo. Qualora la stagione fosse annullata, però, ritengo che lo scudetto non dovrebbe essere assegnato e non lo dico perché ora è prima la Virtus. Direi la stessa cosa anche se la capolista fosse la Fortitudo. In passato la Stefanel di Gentile vinse lo scudetto accedendo ai playoff fuori dai primi quattro posti, ad esempio. Ci sono squadre che entrano in forma più avanti, sapendo di dover disputare una post seasn. Assegnare ora lo scudetto non sarebbe rispettoso nei loro confronti”

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