In bilico tra la voglia di festeggiare e il necessario distacco che servirà poi a giudicare una stagione che non era partita con l'idea di arrivare a 40' da un forte rischio retrocessione, visto e considerato come stavano andando le cose sia allora un breve nunc est bibendum, per poi differire i pagelloni di una qualche settimana, ben consci che quella di ieri è stata una riparazione e non certo un gol. Apprezzabile, eccome, ma che non ci faccia dimenticare tutto il resto. Dopo, però, dopo. Oggi, almeno, ci si terga la fronte dai sudori freddi di una stagionaccia e di una partita, quella con Cantù, che è stata un po' il simbolo di tutto quello che è andato al contrario in questa annata.

Come l'essere cortissimi dopo settimane a far presente che si era in troppi: Banks ieri è stato quasi risparmiato a 35', Aradori non ha potuto fare un secondo di panca, e i problemi di falli dei lunghi hanno fatto temere il peggio. O come l'essersi affidati ad un recupero difensivo dello stesso Aradori, non certo il Franz Baresi della situazione: per lui una gara accorta, ma nel finale avrà avuto estasi mistiche e apparizioni angeliche, visto il minutaggio. O il partitone di Withers, dopo una parte centrale di stagione nella quale, insomma, se ci si è grattati la zucca davanti alla sua apatia non era per antipatia. Vabbè, tutto in cavalleria.

In una sera con la strana presenza della Fossa fuori dai cancelli fino a coprifuoco, e con una Unipol Arena per forza di cose più vociante di altre volte: sarà stata l'ultima apparizione, a meno di incroci complessi ma matematicamente non impossibili che potrebbero lanciare i Dalmonte's addirittura nei playoff. Improbabile, ma che fa capire come in quelle zone di classifica ci sia tanto di quel caos che è davvero un attimo passare dall'ottavo al penultimo posto. Penultimo, perchè per fortuna (nostra) l'ultimo è già deciso.

La Fortitudo è una regola - Il risveglio di Withers (rinato nelle ultime 3 gare, 14 di media e 57% al tiro) così come lo sbattersi di Banks e Aradori, ma anche la scucchiaiata soffertissima di Mancinelli a inizio ultimo quarto. Sarà ormai stato battuto dall'anagrafe, ma qualcosa ancora c'è.

Ci stiamo sbagliando ragazzi - Qualche danno sparso, in particolare di Baldasso, ma alla fine tutti felici, contenti e salvi.

(FOTO VALENTINO ORSINI - FORTITUDO PALLACANESTRO 103)

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