ARADORI, "C'E' VOGLIA DI TORNARE IN CAMPO, MA PRIMA LE CONDIZIONI DEVONO MIGLIORARE"
Pietro Aradori è stato ospite di Sportlive, su TRC, nel pomeriggio.
Intanto, la tua raccolta fondi per l’Ospedale di Brescia “L’ho fatta all’inizio della quarantena, perché era una delle città più colpite. Sono nato lì nel 1988, volevo dare il mio contributo, la gente ha partecipato, spero di aver dato una mano”
Quanta voglia hai di tornare in campo? “Tanta, ma c’è soprattutto la voglia di tornare ad una vita normale, un caffè, un ristorante…”
In Fortitudo siete in attesa. “Sì, vedremo gli sviluppi nei prossimi dieci giorni”
Mancinelli ha dichiarato di voler essere ancora il capitano. Tu lo vuoi ancora? “Assolutamente sì”
Cosa serve alla Fortitudo, al netto dei confermati, per fare un salto di qualità rispetto a quanto visto? “Abbiamo fatto un campionato superiore alle aspettative, sempre nelle prime otto, ed è difficile migliorare una squadra che comunque cambierà in tanti elementi. Servirà ripartire dai punti fermi, poi sarà un mercato particolare, un’estate particolare, aspettiamo gli sviluppi poi ne parleremo”
C’è anche l’ipotesi di una coppa europea. Cosa servirebbe per farsi trovare pronti? “Intanto una organizzazione tale da non perdere tempo per i viaggi, così da facilitare il lavoro della squadra. Non stare tanto negli aeroporti aiuta molto. Poi per me fare la coppa è sempre qualcosa di positivo, quindi sarei supercontento”
Si potrebbe ripartire, in campionato, ad ottobre. “Questo non dovrebbe essere in dubbio. Il problema sarà capire se a porte aperte o chiuse. In caso di porte chiuse sarebbe un peccato per tutti, società come tifosi. A me è capitato di giocare una volta in questo modo, ma era per un campo squalificato, quindi una casualità. Farlo a lungo sarebbe grave, anche per i budget delle square. Ma anche i giocatori, in campo, perderebbero l’adrenalina e si sentirebbero come dentro una bolla”
Giocherai mai per Brescia? “Ora la vedo un po’ dura, anche se sono molto legato alla mia terra, ma ho un pluriennale con la Fortitudo”
La Nazionale non si può considerare un capitolo chiuso, ma qualcosa dovrà cambiare, per te. “E’ un appuntamento talmente in là che ora non ci penso. Ho passato tante estati in nazionale, ma ora non è una situazione chiara da poter fare previsioni”
I virtussini ti fanno ancora molti complimenti. “Ringrazio. Io non ho niente contro di loro, forse c’è stato qualcosa sui social network.”
La Fortitudo non è un po’ troppo vecchia? “Ho giocato in squadre più giovani come in squadre più vecchie, tipo a Siena dove abbiamo vinto tutto. Non è una questione di età, se raggiungi gli obiettivi sei a posto.”
Chi avrebbe vinto lo scudetto? “Gara a 3 tra Milano, una rientrante Venezia e la Virtus. Milano avrebbe avuto tutte le carte in regola per recuperare: quando hai tanti giocatori devi sempre essere messo tra le favorite”
Cosa ne pensi di Dellosto? “Una bella scoperta, un ragazzo fantastico. Deve trovar spazio per giocare tanti minuti, in A1 ora è molto difficile perché non ha esperienza, ma in A2 può giocare 30-35 minuti senza la pressione e potendo sbagliare. L’ho fatto pure io, è il modo migliore per crescere”
Rigiocheresti in maniera diversa il finale di gara6 scudetto con Milano, quando eri a Reggio? “No. Abbiamo fatto una grande stagione, quella partita non andò bene. Ero rimasto fuori in alcune gare per infortunio, in casa però avevamo fatto sempre bene… vero che a Milano avevamo sempre perso male, però ce la potevamo giocare”
Il compagno di squadra ideale che ancora non hai mai avuto? “Difficile valutare su chi non si conosce. Mancinelli vorrebbe Teodosic? Io direi Chris Paul, mentre per lo spogliatoio direi Rodman, che forse è anche più facile da prendere”
Con Dyson che Fortitudo sarebbe stata? “E’ diverso rispetto a Robertson, attacca di più il ferro e avrebbe potuto giocare in regia. Ma con i se e con i ma non si riesce a dare grandi risposte”
La Fortitudo poteva raggiungere i playoff? “Eravamo in buona posizione, ma il calendario diventava difficile. Però ce la saremmo giocata fino alla fine”
Il calcio tedesco riparte: se tu dovessi farlo ti sentiresti tranquillo? “Da un lato ci sarebbe la voglia di giocare, dall’altro lato però da un punto di vista organizzativo è complesso, perché basterebbe un positivo per dover mettere in quarantena tutto lo staff e anche gli avversari. Non è una situazione normale, ieri ho dovuto prendere un caffè ma d’asporto… Capisco che nel calcio ci siano in ballo un sacco di soldi, e se Sky non pagasse le ultime rate le condizioni di molte società non sarebbero buone”
Cosa manca per rendere più appetibile il prodotto basket in tv? “Venderlo meglio, intanto con palasport adeguati che tante nazioni, apparentemente inferiori a noi, hanno. Poi condizioni economiche migliori per le società, che potrebbero investire in giocatori buoni permettendo quindi di vendere un prodotto migliore. Il calcio resta il numero uno, ma noi possiamo migliorare”
Un tuo ricordo di Alberto Bucci. “Sapeva sempre trovare la parola giusta al momento giusto. Sapeva parlare alla gente, allo spogliatoio, una persona fantastica che ho potuto conoscere bene negli ultimi anni della sua vita.”
Prima o poi si ripartirà. "Speriamo almeno tra agosto e settembre, anche perchè adesso il canestro non riuscirei a vederlo"
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)