IL DOPOPARTITA DI FERRARA-FORTITUDO
Vince la Fortitudo. Vince Treviso. Vince Forlì. Vince Verona. Vince Montegranaro. Praticamente, la testa ha ormai preso la ruzzola, ed ecco che le due vittorie bolognesi in terra veneta, di ormai due mesi fa o quasi, assumono una importanza che chissà se ci porteremo fino alla fine. Intanto, anche la trasferta di Ferrara è stata portata a casa, senza particolari problemi e con l’ennesima prova che fa felici quelli che amano le statistiche offensive: altri 90 punti, altri punteggi distribuiti, altro ventello negli assist. Con la difesa che non avrà tenuto gli avversari a 60 come fanno i catenacciari, ma che è riuscita a rendere Hall e Swann meno pericolosi di quanto non abbiano detto i tabellini finali: vero che uno ha fatto doppia doppia e l’altro quasi trentellato, ma senza mai, proprio mai, dare l’impressione di potersi caricare Ferrara sulle spalle al punto da mettere la partita davvero in discussione.
Copione perfetto, con Hasbrouck a fare da maledetto ex (applaudito all’inizio, forse un po’ meno dopo), con mezza squadra a rischiare la doppia doppia, e con una armonia collettiva da far davvero pensare che, forse, Piacenza sia stata sia un episodio limitato, ma anche una bella lezione. Poi magari al coach non piacerà tanto sentire sempre ri-parlare di quella partita, ma è anche vero che se rimarrà l’unica sconfitta sul groppone, allora che se ne ri-parli tutti i giorni, anche di notte, anche se l’argomento è un altro. Per ora, 11 vittorie e 1 sconfitta, e le avversarie, dietro, che stanno davvero iniziando a correre. Tradotto: non c’è di che abbassare la guardia, ma intanto meglio essere primi che non secondi. Banale, ma essenziale.
In ginocchio da te - Hasbrouck rimane un potenziale clamoroso, per come riesca a fare e non strafare. Il resto della truppa, dove di stecche ce ne sono state davvero poche. I tanti bolognesi arrivati a Ferrara, che – come specificato dal coach – hanno portato un po’ di Paladozza anche in trasferta. E un po’ il coach: l’albero di Natale dell’anno è stato votato in Molise, creato all’uncinetto. Lui, da corregionale, un po’ di uncinetto lo sta usando, per tenere cucito tutto il roster nel modo migliore.
Non son degno di te - Ecco, diciamo che dopo aver visto le maglie di Ferrara, chi criticò i pois di qualche anno fa deve davvero pensare che poteva andare peggio.
(Foto di Fabio Pozzati / ebasket.it)