ARADORI: LA VIRTUS STA TORNANDO IN ALTO, E IO SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE QUI
Pietro Aradori è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Un estratto delle sue parole.
Il bilancio di quest'anno è positivo, nonostante tutte le cose che sono successe e tutti i cambiamenti che sono avvenuti. Siamo riusciti a portare a casa una Coppa prestigiosa. Siamo partiti con l'idea di passare il primo turno, poi l'asticella è stata alzata alla final four e alla conquista del trofeo. Questo percorso non era scontato e se a maggio di un anno fa qualcuno ci avesse detto che avremmo vinto la Champions League lo avremmo preso per matto. Al contrario ci siamo riusciti, quindi, anche se non abbiamo prodotto la stessa qualità in campionato, direi che la stagione è stata positiva.
Il pubblico virtussino è molto esigente, ma allo stesso tempo generoso: ti porta alle stelle quando le cose fanno bene e altrettanto velocemente ti fa precipitare in basso quando vanno male. Ti dà tanto e ti è molto vicino anche nel quotidiano e ti fa sentire a casa. E' una accoglienza bella senza invadenze. L'altra cose che mi ha sorpreso è quanto i tifosi spendono per seguire la squadra sia in campionato che in coppa. Non sono cose scontate e non vanno sottovalutate.
L'anno prossimo ci sarà il derby. Ci voleva perché questa partita dà una grande visibilità a Bologna e a tutta la pallacanestro italiana. Ricordo che quando si giocò in A2 tre anni fu l'evento dell'anno anche per la serie A. Sarà un momento fantastico e la nostra pallacanestro ha bisogno di partite del genere, sono eventi che vanno al di là del risultato sportivo.
Cosa stanno costruendo Massimo Zanetti e Luca Baraldi? Hanno tracciato e avviato un percorso concreto per riportare la Virtus in alto sia in campionato che in Europa. I tifosi probabilmente si aspettavano qualcosa di più da queste due stagioni, ma spesso i risultati di chi fa bene subito poi si trasformano in un fuoco di paglia. Arrivarci per gradi, invece, ti dà la possibilità di consolidare quello che hai fatto. Io sono molto orgoglioso di essere qui e ringrazio chi ha creduto in me per essere uno dei protagonisti delle squadre che hanno avviato questo progetto.
(foto Virtus Pallacanestro)