Quando eravamo giovini, e quando il mercato era una cosa seria, si passava l'estate a leggere, sul giornale, la tabella delle squadre: nome, allenatore, arrivi, partenze, trattative. Classico del mese di luglio dove ci si sconvolgeva davanti a chi ribaltava tutto, dove si notava come certe "trattative" erano davvero poco credibili, e dove si compativano i tifosi di quelle squadre le cui caselle erano completamente vuote: no arrivi certi, no parte, forse qualche trattativa messa solo per far capire che i redattori non è che si fossero dimenticati quella riga. No, immobilismo e amen.

Quello che sta capitando nel campo della Fortitudo, dove ad oggi, 11 luglio, si festeggia il quarantennale di Madrid (ok, anche il genetliaco del capo del sito, ma capiamo se a voi lettori freguntubo) con una situazione dove anche l'eventuale ufficializzazione della nuova marca di tubolari - non chiediamo troppo come un addetto stampa, anche perchè a noi piaceva quello che si è dimesso - verrebbe accolta con l'urlo di Tardelli, dopo due mesi di nulla. Ma d'altra parte, come potersi aspettare, che so, il quarto lungo quando manca il terzo, anzi manca il titolare, anzi manca l'allenatore, anzi manca il gm, anzi manca il presidente, in una specie di fiera dell'Est al contrario?

Dai propri canali comunicativi preferenziali, la proprietà garantisce serenità e ambizione. Qui si aspetta di sapere se ci sarà fumata bianca con Papa Carlton I da Rimini: da una quindicina di giorni si tratta, con Myers che giustamente vuole valutare anche le postille in calce ai contratti e che chiederà un suo staff di collaboratori con annessi e connessi. L'andare per le lunghe non aiuta l'ottimismo, anche perchè di veri e propri piani B pare non ce ne siano (il solito Mancinelli, che però da questo orecchio non ne ha mai voluto sapere, tanto più in questi giorni. A proposito: continua, o no? Intendiamo, a giocare) e perchè, nel frattempo, non è che le altre squadre stiano con le mani in mano per gentile cortesia nei confronti della nobile decaduta. Senza dimenticare una cosa: qui non è la A1, dove 5 stranieri li trovi come e quando vuoi - che poi siano capaci di giocare è un altro discorso, vabbè - e il mercato degli italiani non è infinito, anzi.

Poi magari salterà fuori che nel giro di pochi giorni tutte le caselle andranno a posto, casomai ricordando i bei tempi dei giocatori <em>fermati ma non firmati</em> di 8 anni fa: erano però appunto altre epoche, altre categorie, e se vogliamo altri giocatori. Qui si è festeggiata l'iscrizione come un grande risultato, e se quella che altrove nemmeno viene presa in considerazione come notizia a Bologna invece lo è stata, allora è chiaro che aggiustare il pregresso non è stato, non è, semplice.

Allora si aspetta, continuando con il classico articolo copia-incolla del giorno prima sul "dovrebbero arrivare notizie a breve" e, vi garantiamo: se c'è noia nel leggere sempre il solito mescolare del brodo in attesa di uscirne il tortellino evidentemente non ancora buono di cottura, figuratevi chi, invece, qualcosa deve scriverlo. Insomma, aspettiamo: magari ci vorrà ancora del tempo, magari no. E, comunque, meglio aspettare Rimini che altre etruscologie che hanno rischiato di essere in essere.



Il Canale Telegram di Bolognabasket: tutti i dettagli
La clamorosa vittoria dell'Italia contro gli USA a Colonia